Il richiamo appassionato di SIdP a Rimini: folla dei soci, etica e clinica

Insieme al badge sulle giacche, la spilletta “No War” consegnata all’ingresso. 

«Così appassionati e così SIdP: in questi orrori noi abbiamo la missione SIdP», esordisce Sforza sorridente, calmo e appassionato. 

Mission ben delineata nel Manifesto di ETHICS IN PERIO&IMPLANTS, consegnato ad ognuno all’ingresso, dove si specifica che la programmazione culturale 2022-23 sarà ispirata al Codice Etico SidP (www.sidp.it,) e «che ciascun associato si deve impegnare nella propria attività di clinica e ricerca, all’applicazione dei valori etici che sono alla base di comportamenti che consentono di esercitare la propria libertà individuale nel sempre nel rispetto del prossimo e con la consapevolezza che non devono essere mai effettuati trattamenti inappropriati e non necessari». Vengono poi declinati gli impegni del clinico con il paziente, il modus operandi comportamentale per il raggiungimento degli obiettivi e l’impegno con i colleghi.

Il senso di gratitudine è il centro del suo discorso. Ringrazia per primi i partecipanti e i soci e invita sul palco la squadra, il Consiglio di Presidenza 2022-2023, il Presidente eletto Francesco Cairo, il Vice Presidente Rodolfo Gianserra, il Tesoriere Raffaele Cavalcanti e il Segretario Alessandro Crea. Un grande ringraziamento a Luca Landi Past President e Middle President e a chi ha realizzato, in questi due anni, i progetti della SidP.

La lettura inaugurale è stata affidata a Massimo Migani, cresciuto a Rimini, laurea in Odontoiatria e Protesi Dentaria presso l’Università degli studi di Bologna. Nel 2005 conosce Marilena Pesaresi e si reca per la prima volta in Zimbabwe, un momento indelebile nella sua vita e l’inizio di un cammino vocazionale che durerà 5 anni, prima della scelta definitiva di spendere la propria vita come missionario diocesano. Dal 2014 ad oggi è Direttore del Luisa Guidotti Hospital. Durante questi anni il suo impegno è stato quello di proseguire il grande lavoro fatto dalla Dott.ssa Pesaresi, anche attraverso il coinvolgimento di specialisti in varie discipline per migliorare la qualità dei servizi offerti alle popolazioni delle zone rurali dello Zimbabwe, lo sviluppo e l’aggiornamento scientifico dell’ospedale: 21000 pazienti all’anno, 1000 ricoveri e 120 persone operatori in questo contesto rurale. Titolo della sua seguitissima lezione “L’Etica delle scelte difficili”. Suo ideale è l’accesso universale alle cure mediche universali per tutti. La domanda a cui vuole rispondere attraverso la sua esperienza è “Come riuscire a creare un ambiente di lavoro positivi e con motivazione a dare il massimo?”.

Il valore che guida la strategia è il Ben-essere, inteso come Bene Comune/Sviluppo/Armonia. Una lezione di management sanitario inaspettata, dove ha saputo trasferire alla platea l’importanza di avere un sogno, valori precisi, obiettivi precisi ma che i goal per raggiungerli sono assolutamente manageriali: in primis la strategia, poi il piano di controllo, un ciclo continuo di miglioramento (teoria degli anni ‘50 dell’industria giapponese), la flessibilità (piano a, b, c), anche del team, una leadership emotiva e ultimo, ma non ultimo, lo spirito di piccolo sforzo quotidiano di ognuno.

Un applauso corale e lunghissimo della platea Sidp. Mauro Merli, con la sua Lectio Magistralis “La gestione della complessità nel trattamento interdisciplinare”, affronta con grande chiarezza e capacità di sintesi i temi che saranno i focus di tutto il congresso. In particolare mette in rilievo un aspetto chiave: la disfunzione masticatoria. Conclusione: il tempo dedicato alla motivazione è fondamentale per raggiungere l’alleanza terapeutica, perché il tempo dedicato alla motivazione è tempo della terapia! Un tempo fondamentale per il risultato a lungo termine. Le complicanze aumentano. Sempre più frequentemente gli odontoiatri avranno bisogno di strumenti per misurare la disfunzione masticatoria e descrive l’importanza della medicina interdisciplinare rivolgendosi ai giovani che, per ora, sono ancora poco sensibili. 

Leonardi Trombelli, nella sua relazione che introduce la prima sessione “Il progetto terapeutico” rispondendo alla domanda, già posta due anni prima “A cosa serve la valutazione diagnostica e prognostica?” risponde “Serve per stabilire chiari obiettivi terapeutici!”. Nella sua esposizione evidenzia come gli obiettivi del professionista devono armonizzarsi con gli obiettivi del paziente e questo non è scontato. Se non coincidono e non si incontrano non si può avere l’alleanza terapeutica. 

La parodontite impatta negativamente sulla qualità della vita del paziente. Riprendendo le parole del dott. Merli ha infine sottolineato come il recupero della funzione masticatoria migliora la qualità della vita del paziente indipendentemente dal trattamento e, in presenza di un caso complesso di trattamento, fondamentale da subito l’alleanza terapeutica per stabilire obiettivi chiari. 

Una SIdP di grande successo in un momento veramente particolare, dove i temi trattati di fronte a un grande pubblico di tutte le età e diverse esperienze, volge a un diverso approccio al paziente e alle terapie interdisciplinari, dove entra protagonista l’ortodonzia, tendenza già ampiamente rilevata negli ultimi anni.

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