DT News - Italy - Il costo è la causa principale dei bisogni dentali insoddisfatti nell’UE

Dental Tribune International

mar. 7 ottobre 2025

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LUSSEMBURGO – Avere un’elevata proporzione di dentisti attivi non ha messo i Paesi dell’UE al riparo dalle disuguaglianze nelle cure odontoiatriche. Secondo i nuovi dati di Eurostat, nel 2024 il 4,6% delle persone di 16 anni e oltre ha dichiarato di avere bisogni dentali non soddisfatti. Il livello di bisogno insoddisfatto varia ampiamente tra gli Stati membri, arrivando fino al 27,1% in Grecia e scendendo allo 0,4% a Malta. In quasi tutti i Paesi dell’Unione, le persone a rischio di povertà* hanno molte più probabilità di riferire bisogni dentali non soddisfatti, evidenziando disuguaglianze persistenti nella salute orale.

Secondo i dati, in gran parte dell’Europa la quota di cittadini che riferisce difficoltà nell’accesso alle cure dentali è vicina alla media dell’UE. In Italia, Portogallo, Ungheria e Polonia, tra il 5% e l’8% delle persone ha dichiarato bisogni di trattamento odontoiatrico non soddisfatti. Livelli simili sono stati rilevati anche in Francia, Belgio, Austria e Slovacchia, dove la copertura sanitaria è generalmente ampia, ma persistono disuguaglianze.

In Finlandia, Svezia, Irlanda e Danimarca, i dati si allineano anch’essi alla media europea. Sebbene questi sistemi sanitari siano considerati solidi, le comunità rurali e i gruppi a basso reddito continuano a incontrare ostacoli nell’accesso alle cure. Anche Spagna, Estonia, Lituania e Cipro hanno riportato livelli simili di bisogni insoddisfatti, dovuti in gran parte ai costi dei trattamenti e ai tempi di attesa.

Nell’UE, le ragioni più comuni per cui i cittadini dichiarano bisogni non soddisfatti di cure dentali sono: il costo del trattamento (2,7%), le lunghe liste d’attesa (0,5%), la paura (0,3%) e la mancanza di tempo (anch’essa allo 0,3%). In 23 dei 27 Stati membri, il costo rappresenta il motivo principale per rinunciare alle cure. In Spagna e in Italia, almeno tre quarti delle persone con bisogni insoddisfatti hanno indicato il costo come causa principale.

I dati rivelano ulteriori disuguaglianze nella salute orale confrontando i cittadini a rischio di povertà con quelli che non lo sono. Tra le persone a rischio, il 13,6% ha dichiarato di non poter accedere alle cure a causa dei costi, della distanza o delle liste d’attesa, rispetto al 5,1% tra coloro che non sono a rischio. Questo divario è stato osservato in tutti i Paesi dell’UE. Le differenze più ampie sono emerse in Romania (43,5% contro 12,6%) e in Grecia (52,8% contro 22,7%), con scarti rilevanti anche in Lettonia e Portogallo. Al contrario, Germania, Malta e Polonia hanno registrato i divari più contenuti legati al reddito.

Nel 2024, il livello di bisogni non soddisfatti per visite o trattamenti dentali nell’UE è stato superiore a quello relativo alle visite o cure mediche generiche, che si attestava al 3,8%.

Nota editoriale:

* “A rischio di povertà” si riferisce alle persone che vivono in nuclei familiari il cui reddito disponibile, corretto in base al numero e all’età dei componenti, è inferiore al 60% della mediana nazionale.

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