DT News - Italy - IDS di Colonia 2017, l’universo del dentale in 5 giorni

Search Dental Tribune

IDS di Colonia 2017, l’universo del dentale in 5 giorni

IDS (Foto: Adamo Buonerba)
m.boc

m.boc

mer. 29 marzo 2017

salvare

È stato il Ministro della Salute tedesco, Hermann Gröhe, ad aprire ufficialmente martedì 21 marzo alla presenza dei rappresentanti dell’Associazione delle industrie dentali tedesche (VDDI), e di altri enti collegiali, la diciassettesima edizione di IDS (Internationatl Dental Show) di Colonia, la più grande manifestazione al mondo dedicata al dentale.

All’apertura dell’edizione, che per la cronaca ha battuto tutti i record del passato, i comunicati stampa riguardanti l’inaugurazione azzardavano una previsione di arrivo nei 5 giorni seguenti di oltre 140mila visitatori dai quattro angoli della terra. Cifra largamente battuta in quanto, pur non ancora confermati dai dati ufficiali, i visitatori sono stati almeno 30mila unità in più della scorsa edizione, quella del 2015. Lo stesso è accaduto per la aziende espositrici, si ipotizzava si sarebbero attestate in circa 2300 unità, ma hanno toccato (anche qui in attesa di una conferma ufficiale) le 2400 presenze.
Situata dal 1992 nell’area fieristica di Colonia «La rassegna si è posta in questi anni come principale punto di incontro per affari e scambi per tutta la comunità dentale», ha detto Katharina C. Hamma, chief operating officer della Fiera di Colonia, e come risulta peraltro da un oltre 70% di aziende espositrici provenienti da fuori Germania.

Naturalmente, alla crescita degli espositori ne è derivata una conseguente crescita degli spazi in questa edizione 2017. L’evento era articolato in 6 aree diverse (Hall) e per più di 160mila metri quadri. Buona parte degli espositori proveniva da paesi come USA, Italia, Francia, Corea del Sud e Cina, per presentare la dotazione più avanzata per studi e laboratori. L’alto numero degli espositori ha evidenziato ancora una volta, se mai ce ne fosse bisogno, la preminenza di IDS come principale evento odontoiatrico. «Non esiste altro posto al mondo – ha sottolineato infatti il presidente VDDI, Martin Rickert – dove l’industria possa mostrare la sua capacità organizzativa, la sua diversità e carica innovativa come a IDS Colonia». Peter Engel, presidente di GDA (German Dental Association) dal canto suo ha ribadito come la digitalizzazione continui a essere una punta di diamante di IDS, come è stato dimostrato in questa edizione. «Noi appoggiamo i progressi tecnologici che aiutano quotidianamente il dentista nel suo lavoro, ottimizzando la diagnostica e l’assistenza medica».

Dental Tribune ha chiesto ad alcuni osservatori qualificati di esprimere un giudizio, al di là dei numeri, sull’edizione conclusasi sabato 25 marzo, sulla quale torneremo tuttavia prossimamente con un’edizione speciale appositamente dedicata ai vari aspetti della rassegna.
«Se debbo sintetizzare l’esperienza di quei giorni a IDS di Colonia – dice Maurizio Quaranta, vice presidente ADDE (Association of Dental Dealers in Europe) – potrei racchiuderla in due parole: innovazione ed estetica, dando ampiamente per scontata l’affidabilità dei prodotti di qualità. È inimmaginabile pensare quanti di quelli esposti – continua Quaranta – meritassero singolarmente “dieci passi” per una valutazione preliminare delle opportunità.

Questi benedetti “dieci passi”, che però devono esser fatti per non sbagliare, oggi assumono un valore importante, perché viviamo una situazione economica instabile e magmatica, dove il primo errore da evitare è non informarsi, scegliendo uno strumento o un’apparecchiatura d’istinto e in tutta fretta. Magari affidandosi a frettolose ricerche sul web, esattamente come fanno alcuni pazienti. Passando per gli innumerevoli stand – ricorda ancora il vice presidente ADDE – è stato facile comprendere come sull’estetica si sia arrivati a ottenere oggetti così pregiati e piacevoli al tatto e alla vista, dove nulla lascia presagire che gli stessi oggetti siano poi dei meri strumenti chirurgici». Secondo Quaranta il futuro dello studio odontoiatrico sarà sempre più improntato al “wellness and no pain”, fermo restando, è ovvio, l’indispensabile atto chirurgico, che è e rimane il cuore dello studio. Nell’opinione di Maurizio Quaranta, IDS Colonia è «una vera e propria manifestazione di forza dell’industria manifatturiera per l’odontoiatria e l’odontotecnica», dove si toccano con mano i risultati dell’hi-tech dei vari marchi, dove nulla è virtuale o lasciato all’immaginazione dell’odontoiatra e dell’odontotecnico, che si tratti di scanner intraorali, di CAD o di CAM, di stampanti laser 3D, ma anche di equipment tradizionali, «l’attività di comparazione ha raggiunto un livello di così ampio raggio – conclude Quaranta – da far emergere le più inaspettate esigenze ergonomiche e di comfort per il professionista».

Di qui il suggerimento di Quaranta di «non aver mai timore di investire tempo o denaro per trasferte e incontri in una fiera di settore», compresa ovviamente la prossima Expodental Meeting di Rimini, dove verranno riproposte in chiave nazionale le novità di Colonia. «Quelle ovviamente che sopravvivranno all’arcigna ma necessaria cernita dei nostri operatori».
Anche per Gaetano Regalia, manager di una grande azienda di distribuzione, «è innegabile che la tecnologia sia stata l’elemento caratterizzante di questo “salone del dentale tedesco” e internazionale. La tecnologia si esprime, ad esempio, attraverso sistemi di rilevamento d’impronta digitale sempre più accurati, sistemi CAD/CAM ad altissime prestazioni, con crescenti indicazioni d’uso supportate da uno spettro di materiali mai così numerosi e versatili.

Nell’ambito della produzione di manufatti – osserva Regalia – colpisce il fatto che siano presenti oltre 50 aziende con proposte di sistemi di stampa 3D, non più relegati nella categoria di prototipazione rapida grazie all’introduzione di nuovi materiali. Girando per i padiglioni della Fiera l’affermazione che il “futuro sia digitale” viene superata dalla consapevolezza di quanto il digitale sia il nostro presente e spinga i professionisti del settore a pensare solo a come dare forma alla propria evoluzione in quella direzione».

Constatata l’abbondanza e varietà dell’offerta, «non sarà facile – secondo Regalia – il ruolo degli operatori della distribuzione nell’indirizzare i propri clienti nella scelta delle soluzioni digitali più appropriate, favorendone la migliore integrazione nelle modalità operative. Se non ora quando? Iniziare o proseguire il proprio passaggio al digitale è dunque la domanda che molti visitatori italiani di questo salone tedesco si sono posti».

To post a reply please login or register
advertisement
advertisement