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I giovani medici FNOMCeO plaudono alla laurea abilitante

FNOMCeO

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mar. 3 maggio 2016

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Discutere la tesi di laurea in Medicina o in Odontoiatria e subito, nello stesso giorno, sostenere l’esame di abilitazione, dopo un iter di studi professionalizzante: è la cosiddetta “laurea abilitante”, che la FNOMCeO auspica da tempo per riformare l’iscrizione dei giovani medici all’Ordine e velocizzare di almeno 6 mesi il loro ingresso nel mondo del lavoro.

A supportare tali istanze, la FNOMCeO ha pronta una dettagliata e concreta proposta, elaborata grazie al contributo dell’Osservatorio dei giovani professionisti medici e odontoiatri, organo tecnico coordinato da Alessandro Bonsignore, e già sottoposta più volte all’attenzione del Ministero della Salute. Questa proposta ora viene portata al Tavolo tecnico sulla laurea abilitante in Medicina, che si insedierà al MIUR ai primi di maggio.

Lo ha annunciato il Comitato Centrale FNOMCeO, riunitosi il 28 aprile a Roma, il quale ha rilasciato questa nota congiunta con l’Osservatorio.
«Il sistema prevede attualmente che, al conseguimento della laurea, il giovane medico debba effettuare un tirocinio formativo della durata di 3 mesi, a conclusione del quale è poi tenuto a sostenere un esame, superato il quale può finalmente richiedere l’iscrizione all’ordine di categoria – spiega Bonsignore. L’esame di Stato si svolge, però, solamente due volte l’anno: questo determina, per il giovane medico o odontoiatra, un ritardo nell’iscrizione all’Ordine – e quindi nell’ingresso nel mondo del lavoro – che può variare dai 5 ai 9 mesi.

«A nome dei giovani professionisti – ha dichiarato il Comitato centrale – la FNOMCeO auspica che questo messaggio di rinnovamento e ammodernamento del sistema formativo, proveniente non solo dai giovani laureati, ma dalla stragrande maggioranza degli studenti in Medicina e in Odontoiatria, possa concretizzarsi al più presto, per ridurre i tempi di un percorso già ritenuto lungo e impegnativo rispetto al resto d’Europa, dove i giovani laureati entrano nel mondo lavorativo prima rispetto ai colleghi italiani».

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