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Gerusalemme. Una nuova ricerca ha dimostrato che i camici bianchi sono possibile fonte di batteri potenzialmente patogeni. I ricercatori del Shaare Zedek Medical Center di Gerusalemme hanno esaminato il tasso di batteri potenzialmente patogeni presenti sulle divise indossate dal personale ospedaliero, come la carica batterica di tali microrganismi.
Per effettuare la ricerca, sappiamo che gli studiosi hanno fatto un prelievo dai camici di infermieri e medici comprimendo piastrine standard di sangue su zone specifiche. I campioni sono stati raccolti dalla zona addominale, dall’estremità delle maniche e dalle tasche. Ulteriori dati sono stati raccolti attraverso un questionario distribuito a ogni partecipante: sono stati raccolti 238 campioni in totale da 135 componenti del personale, tra cui 75 infermieri (55 %) e 60 medici (45%). Secondo i ricercatori, 79 partecipanti (58%) dicono di aver cambiato la divisa ogni giorno, e 104 partecipanti (77 %) giudicano quasi d’eccellenza il livello igienico dei loro camici. Sono stati isolati batteri potenzialmente patogeni da almeno un sito sulle divise di 85 partecipanti (63 %) e da 119 campioni (50 %). Batteri resistenti agli antibiotici sono stati trovati in 21 campioni (14 %) provenienti da uniformi degli infermieri e in 6 campioni (6%) da camici di medici. I ricercatori hanno scoperto che fino al 60 % delle divise del personale ospedaliero sono state colonizzate da batteri potenzialmente patogeni, tra cui quelli resistenti ai farmaci. Hanno inoltre fatto notare che non è ancora stato stabilito se questi batteri possano essere trasferiti ai pazienti e causare infezioni clinicamente rilevanti. I risultati completi della ricerca sono stati pubblicati sul numero di settembre dell’American Journal of Infection Control.
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