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Fondazione ANDI: cosa fare per prevenire e controllare il Papilloma Virus

Il Papilloma Virus, fattore di rischio per il tumore del cavo orale.
Fondazione Andi - Press Release

Fondazione Andi - Press Release

lun. 8 novembre 2010

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Fondazione ANDI Onlus diffonde i primi risultati di una ricerca unica al mondo per caratteristiche e per il campione prescelto, svolta in collaborazione con Università, Istituti di ricerca e con la Comunità di San Patrignano.  

Uno stile di vita sano, completamente smoke e alcol free, e una corretta igiene orale potrebbero prevenire, controllare ed eliminare la presenza del Papilloma virus (HPV), uno dei principali fattori di rischio del tumore del cavo orale.

Lo annuncia Fondazione Andi Onlus come uno dei risultati più eclatanti della ricerca “Oral prevalence and clearance of high-risk human papilloma virus (HR-HPV) in healthy people in San Patrignano, a rehabilitation community for substance abusers”, che ha appena chiuso la sua prima fase.

Lo studio - frutto di una partnership tra Fondazione Andi, Centro medico di San Patrignano, Università di Cagliari, Istituto Nazionale dei Tumori e Istituto Mario Negri di Milano - presenta profili di assoluta originalità: in primis un “campione” del tutto particolare, 194 Ospiti della Comunità di accoglienza e recupero di San Patrignano. Una “coorte” unica per le sue caratteristiche: l’alto numero in rapporto alla popolazione totale (circa 1.800) della comunità, la presenza (prevalenza) dell’HR-HPV nel 13% dei soggetti - il doppio della media - e lo stile di vita controllato dopo l’ingresso in comunità, in particolare per tutti completamente smoke free.

I risultati, a un anno dallo screening, parlano di una clearance - o depurazione - del virus del 100%. Si tratta di un dato al momento assolutamente unico nella letteratura internazionale. Una prossima validazione della ricerca significherebbe dimostrare che uno stile di vita sano -in particolare senza fumo e alcol -, l’eliminazione di ogni abuso di sostanze stupefacenti, una corretta igiene orale, visite e terapie riabilitative odontoiatriche possono prevenire o far recedere il Papilloma Virus.
Il prossimo step del lavoro, già in corso a San Patrignano, consisterà nel testare nuovamente i pazienti HPV positivi che hanno lasciato la comunità per verificare l’ipotesi formulata.
La ricerca inoltre è stata presentata proprio a San Patrignano il 6 novembre dal Presidente della Fondazione dottor Marco Landi - che ha promosso e coordinato il lavor o- e dai dottori Bruno Davide Pugliese e Giacomo Bruzzesi - che hanno effettuato lo screening all’interno della Comunità -, nell’ambito del Convegno per odontoiatri e igienisti dentali “Possibilità e limiti delle terapie odontoiatriche: dal singolo elemento all’arcata dentaria”.

La ricerca anticipa, inoltre, l’appuntamento dell’Oral Cancer Day che, nel mese di maggio 2011, porterà in piazza dentisti e volontari per promuovere l’importanza della prevenzione ad ogni livello. Tra i fattori predisponenti al tumore del cavo orale, il Papilloma Virus (Hpv) è oggi considerato come uno di quelli la cui prevalenza è in aumento, rispetto ai fattori tradizionali, quali alcol, fumo e microtraumi sulle mucose.
La valenza internazionale dei risultati, correlata alla prevenzione del tumore del cavo orale, è testimoniata e confermata dalla presentazione del lavoro, avvenuta in occasione di importanti congressi di Oncologia Medica: il 35° Congresso della ESMO (European Society for Medical Oncology, tenutosi a Milano dal 8 al 12 ottobre), il workshop organizzato da AHNS (American Head and Neck Society), denominato “Research Workshop on the biology, prevention and treatment of head and neck cancer”, ad Arlington, USA, dal 28 al 30 ottobre e il XII Congresso nazionale di AIOM (Associazione Italiana di Oncologia Medica), a Roma dal 6 all’8 novembre.
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