Esplorare la lingua. Un organo che racconta

Se la lingua incontra il fiato e il suono nasce un richiamo, chissà, primitivo
Se passando inciampa nella fantasia
se la risveglia un’aria di note
dalla lingua sgorgherà melodia
Se poi la lingua abbraccia il pensiero,
eccolo: il lago del Logos
Se invece riceve un dispetto arricci la pelle della faccia
E si affaccia lei.
la linguaccia!

Mi hai dimenticata
Tenuta all’oscuro
Nascosta in un umido antro
Una grotta in cui striscio
Un rischio? Un mostro?

Con questi versi di rara bellezza, della bravissima artista e psicologa Viola Margaglio, si è aperto il 35° Congresso Nazionale AlDI, una performance poetica sulla lingua che ha subito posto al centro il valore della comunicazione, la forza della parola che prende forma, si fa voce e costruisce relazione. Ogni giorno attraverso la lingua, le parole, ci prendiamo cura della salute orale delle persone, ma anche della loro qualità di vita, da un punto di vista umano. Ogni nostro atto di cura non richiede solo competenza tecnica ma dedizione, sensibilità, educazione, attenzione, empatia, ascolto. Così la cura si trasforma in una vera e propria arte.

La performance poetica ha permesso di “dare voce” alla lingua, rendendola protagonista di uno spazio multidisciplinare, culturale e creativo per offrire un’esperienza originale e coinvolgente: terreno fertile per sviluppare riflessioni e confronto sul tema.

L’idea di un congresso improntato tutto sulla lingua nelle sue diverse accezioni, simboliche e cliniche è nata innanzitutto dalla consapevolezza che questo organo, ancora oggi, è poco attenzionato nella valutazione clinica di routine, sia dai professionisti che dai pazienti: dai dati raccolti durante la giornata nazionale dell’Igienista dentale è emerso che più del 50% degli intervistati infatti, non sa per es. di dover pulire la lingua. Da questa considerazione si sono sviluppate prospettive diverse che hanno permesso di allargare lo sguardo in una dimensione multidisciplinare e transdisciplinare.

La preparazione è stata una vera e propria opera di tessitura in cui ogni intervento è stato pensato secondo una logica consequenziale con l’obiettivo di offrire ai partecipanti, un vero e proprio viaggio di crescita professionale e umana, uno spazio comune di condivisione e approfondimento per parlare lo stesso linguaggio. Professionisti di ambiti diversi si sono confrontati sui diversi aspetti della lingua da indicatore clinico di malattie sistemiche a organo del gusto e della parola, da sede e veicolo di batteri e segnali di rischio cardiaco a organo da gestire dal punto di vista dell’igiene orale, da simbolo dell’identità culturale a strumento poetico e metafora dell’umano, mantenendo alta l’attenzione verso un organo molto complesso che svolge un ruolo centrale nella nostra quotidianità, nella vita sociale e di relazione e che riassume l’equilibrio e le disarmonie di ogni individuo. Gli interventi si sono succeduti nelle due giornate congressuali tra sessioni plenarie e numerosi corsi monografici dove il tema è stato ampiamente approfondito.