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Dermatite periorale? Un’arma terapeutica in più con i trattamenti integrati

P. Visalli

P. Visalli

lun. 18 gennaio 2016

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Sempre più frequentemente il dentista è portato all’approccio estetico del terzo inferiore del volto e pertanto può trovarsi difronte al problema della dermatite periorale (DP) (Fig. 1).

Questo fastidioso disturbo in genere viene trattato dal dermatologo ma può succedere che talvolta il paziente chiede all’odontoiatra un consiglio in quanto il problema si è cronicizzato e la richiesta di aiuto è rivolta a tutti i medici che hanno in cura la persona che ne è affetta. Inoltre la lesione può estendersi a tal punto che l’odontoiatra non può neanche usare lo specchietto per spostare il labbro del paziente. L’età di comparsa della DP è variabile dai 15 ai 50 anni (Figg. 2-4), con prevalenza nel sesso femminile di 30 anni. L’eziologia è sconosciuta, ma un ruolo possono averlo i fattori scatenanti (Fig. 5).Una discreta importanza riveste la data di inizio della dermatite, in quanto maggiore è il tempo passato dalla comparsa del disturbo più è complesso il trattamento. A volte può risultare complicato far interrompere la terapia perché condiziona la paziente. Alcune volte la DP viene mascherata con i cosmetici. I sintomi riassunti in Fig. 6 hanno la seguente sequenza: prurito – bruciore – eritema –papule/pustole/vescicole – pigmentazione.
In genere, la linea lungo il vermiglio viene risparmiata dalla dermatite e l’esposizione al sole può aggravarla.

 

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