LOUGHBOROUGH, Regno Unito: la maggior parte della popolazione del Regno Unito si reca dal proprio dentista ogni anno e i ricercatori della Loughborough University pensano che l’odontoiatria potrebbe essere sfruttata per aiutare ad affrontare il crescente problema dell’obesità. Un nuovo progetto di ricerca sta studiando il ruolo che i dentisti potrebbero svolgere nella riduzione dell’obesità nel Regno Unito e i ricercatori sperano di sentire i dentisti interessati a essere coinvolti.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) afferma che la diffusione dell’obesità è quasi triplicata dal 1975 e il SSN afferma che, nel Regno Unito, circa il 25% degli adulti e il 20% dei bambini di età compresa tra i 10 e gli 11 anni sono considerati obesi. Un comunicato stampa della Loughborough University ha spiegato che, da tempo, i medici generici e gli infermieri del Paese hanno sollevato l’argomento sulla gestione del peso durante le visite con i pazienti. Tuttavia i dentisti sono stati esclusi da questo processo nonostante forniscano già indicazione ai propri pazienti riguardo i cambiamenti comportamentali su come smettere di fumare e ridurre il consumo di zucchero.
In uno studio condotto dalla dott.ssa Amanda Daley, professoressa di medicina comportamentale presso la School of Sport, Exercise and Health Sciences e direttriche del Center for Lifestyle Medicine and Behavior dell’università, i ricercatori stanno lavorando con i dentisti per valutare come potrebbero fornire indicazioni ai propri pazienti sulla gestione del peso. La prof.ssa Daley ha affermato nel comunicato stampa che le argomentazioni a favore del coinvolgimento dei dentisti nella riduzione dell’obesità sono solite perché, come i medici generici, l’odontoiatria fa parte dei servizi sanitari di base e sono in una posizione ideale per lo screening dell’obesità e per dare un aiuto alla riduzione di questa condizione.
Ha spiegato: «In genere i dentisti entrano in contatto con la maggior parte della popolazione almeno una volta all’anno, il che significa che potrebbero incorporare sistematicamente un monitoraggio efficiente del peso tra le diverse prestazioni erogate in studio e offrire interventi sia agli adulti che ai bambini su larga scala». Ha aggiunto: «Se siamo seriamente intenzionati a ridurre l’obesità nella popolazione, sarà necessario un approccio a tutto tondo inclusa l’azione concreta dei professionisti della salute dentale».
La ricerca durerà due anni e i dentisti interessati ad essere coinvolti nel progetto sono invitati a contattare il team di ricerca utilizzando l’indirizzo e-mail climb@lboro.ac.uk.
La dott.ssa Jessica Large, una dentista coinvolta nel progetto, ha affermato che è importante considerare come tutti gli operatori sanitari potrebbero contribuire a ridurre l’obesità nella popolazione e che i dentisti potrebbero essere in grado di dare il loro supporto. Ha spiegato: «Lo screening di routine dell’indice di massa corporea per i bambini e le spiegazioni riguardanti il peso sano sono già in corso in alcune strutture odontoiatriche ospedaliere, con feedback positivi da parte delle famiglie e dei team odontoiatrici. Non vedo l’ora di esplorare tra i professionisti e il pubblico riscontri più ampi».
La prof.ssa Daley ha delineato il contesto per un potenziale intervento dei dentisti nella riduzione dell’obesità in un articolo pubblicato sul British Dental Journal a gennaio visualizzabile QUI.
Obesità in constante aumento
Senza dubbio i professionisti del settore dentale di tutto il mondo monitoreranno la ricerca considerati i numeri in aumento della diffusione dell’obesità. Secondo i Centers for Disease Control and Prevention (CDC) statunitensi, il 42,4% degli adulti negli Stati Uniti era obeso nel 2018, rispetto al 30,5% all’inizio del millennio. Oltre a causare condizioni di salute che sono tra le principali cause di morte, il costo finanziario dell’obesità è considerevole. Il CDC ha stimato che le spese mediche legate all’obesità hanno raggiunto i 147 miliardi di dollari (103,6 miliardi di euro) nel 2018.
Mentre l’obesità un tempo era principalmente una preoccupazione dei Paesi ad alto reddito, questa condizione è in costante aumento anche nei Paesi a basso e medio reddito. Secondo l’OMS, la maggior parte della popolazione mondiale ora vive in Paesi in cui muoiono più persone per condizioni legate al sovrappeso rispetto a quelle che muoiono per condizioni legate al sottopeso.
Devex ha riferito nell’aprile dello scorso anno che la prevalenza dell’obesità aumentava di anno in anno nei paesi africani: il 18,4 % delle donne e il 7,8 % degli uomini nel continente africano vivevano in uno stato di obesità nel 2021 rispetto al 12% e al 4,1% nel 2000. Secondo la testata giornalistica, affrontare il problema dell’obesità nel continente è difficile a causa della mancanza di comprensione della condizione.
«L’obesità non è stata davvero intesa come una sfida per la salute» ha detto a Devex Johanna Ralston, amministratore delegato della World Obesity Federation.
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