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Tecnologia di stampa 3D e angolo influenzano l’accuratezza dei calchi dentali

Secondo un nuovo studio, per la stampa 3D di calchi dentali, l’allineamento all’interno dello spazio del volume di costruzione è fondamentale quanto la scelta della tecnologia di stampa 3D e del materiale giusto (Image: MarinaGrigorivna/Shutterstock).

ISTANBUL, Turchia: La possibilità di replicare accuratamente le condizioni intraorali è fondamentale per il successo dei restauri. Sebbene i flussi di lavoro digitali abbiano ridotto la necessità di calchi prodotti da impronte convenzionali, per i casi che necessitano di calchi fisici, la stampa 3D è una soluzione di gran lunga migliore sia in termini di sostenibilità sia in termini di spreco di materiale e di tempo. I ricercatori dell’Università di Biruni hanno valutato come le diverse tecnologie di stampa 3D, in particolare il digital light processing (DLP) e la stereolitografia (SLA), e l’orientamento della stampa influenzino l’esattezza dei calchi definitivi stampati in 3D. Infatti è emerso che sia il tipo di stampante 3D che l’orientamento della stampa influenzano in modo significativo la fedeltà.

Mentre gli odontoiatri abbandonano l’uso di calchi in gesso, i flussi di lavoro digitali possono offrire una maggiore precisione, ma hanno bisogno di una tecnica corretta e non sono privi di punti deboli. L’errore umano può spesso essere attenuato grazie a un software di assistenza e la gamma di tecnologie di stampa 3D offre vantaggi unici a seconda dell’oggetto da fabbricare. Tuttavia, i medici devono essere consapevoli dei diversi requisiti richiesti dai processi di stampa delle differenti tecnologie, oltre che della natura dei materiali utilizzati. La comprensione della natura delle tecnologie di stampa è fondamentale per la risoluzione dei potenziali errori di stampa che il medico potrebbe riscontrare.

Sia la SLA che la DLP polimerizzano una resina fotopolimerica liquida per costruire l’oggetto da stampare. Il DLP utilizza un sistema di proiezione della luce per polimerizzare un singolo strato per intero alla volta. La SLA utilizza un singolo laser per creare una linea continua di materiale polimerizzato nel letto di resina; anche in questo caso si ottiene una grande precisione, anche se ci vuole più tempo rispetto alla DLP per polimerizzare ogni strato.

I ricercatori hanno utilizzato uno scanner industriale per digitalizzare un tipodonte mascellare con preparazioni dentali per una protesi parziale fissa posteriore a tre elementi, una corona di incisivo laterale, faccette di incisivo centrale e canino, intarsi di primo premolare e secondo molare e una corona di primo molare. Il modello digitale è stato stampato utilizzando le tecnologie DLP e SLA con quattro orientamenti di stampa: 0°, 30°, 45° e 90°. Sono stati stampati sette calchi per orientamento e per tecnologia.

I calchi post-elaborati sono stati scansionati e sono state misurate le deviazioni dal modello digitale originale. È emerso che il tipo di stampante 3D e l’orientamento di stampa hanno influenzato significativamente le deviazioni nella maggior parte delle regioni di preparazione, ad eccezione della corona dell’incisivo laterale e della faccetta del canino.

Secondo i ricercatori, la stampante DLP ha generalmente superato la stampante SLA in termini di fedeltà, probabilmente grazie alla polimerizzazione simultanea degli strati da parte della DLP, che produce strati più uniformi. La polimerizzazione punto per punto della SLA può introdurre una maggiore variabilità. Complessivamente, l’orientamento a 90° ha prodotto l’accuratezza più bassa nella maggior parte delle preparazioni, a causa dell’aumento dell’effetto scala, ossia dell’andamento a gradini sulla superficie di un oggetto stampato in 3D, e del minor numero di supporti. Gli orientamenti orizzontali (0° e 30°) hanno minimizzato questi effetti, migliorando la precisione.

Questi risultati sono in linea con la letteratura esistente e sottolineano l’importanza dell’orientamento ottimale della stampa per ridurre al minimo le imprecisioni degli strati e garantire un migliore adattamento del restauro. Le deviazioni osservate erano per lo più all’interno di intervalli clinicamente accettabili (< 200 µm), tranne che per i calchi DLP-90°, sottolineando la necessità di un’attenta selezione dei parametri di stampa.

Per gli odontoiatri, in particolare per l’odontoiatria estetica, queste intuizioni evidenziano l’importanza di selezionare la tecnologia di stampa 3D e l’orientamento appropriati. La regolazione di questi parametri può portare a miglioramenti significativi nell’adattamento e nell’accuratezza dei restauri. In particolare, è consigliabile evitare l’orientamento a 90° con le stampanti DLP, perché tende a produrre calchi meno accurati.

Lo studio, intitolato “Effect of 3D printing technology and print orientation on the trueness of additively manufactured definitive casts with different tooth preparations”, è stato pubblicato nel numero di settembre 2024 del Journal of Dentistry.

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