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Si rinnova il congresso Antlo, concluso il 26 scorso a Montesilvano. E i 'numeri tengono'

Massimo Maculan e il generale Franco Condò
Patrizia Gatto

Patrizia Gatto

lun. 28 settembre 2015

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Gli oltre 800 partecipanti al congresso degli Odontotecnici Antlo il 25 e 26 settembre, di cui 612 tecnici, 78 studenti e un centinaio tra ospiti e aziende, hanno preso atto che l'Associazione Nazionale Titolari Laboratori Odontotecnici è un 'cantiere' in continua evoluzione, proprio come la loro attività e il mondo che li circonda.

Quest'anno la sede del Palacongressi di Montesilvano, riconfermata anche per il prossimo anno, è stata utilizzata con una logistica nuova, per dare possibilità ai 46 sponsor di aver maggior visibilità e per utilizzare oltre alla sala plenaria, altri spazi per le riunioni e i meeting paralleli. Gli organizzatori stanno già lavorando per uno sviluppo ulteriormente migliorativo per il 2016. Tra le tante novità colpiscono la cura dei dettagli grafici e video che accompagnano il partecipante e il socio all'evoluzione del convegno Antlo: la formazione culturale è parte (importante) dei servizi erogati da una associazione di categoria che, come tale, propone temi sindacali e politici rivolti ora a tutti gli odontotecnici.

Passaggio forse scontato, ma occorre ricordare che per molti anni Il congresso Antlo è stato per lo più formazione tecnica scientifica, di ottimo livello, e la parte sindacale 'relegata' agli incontri nei corridoi. Oggi Antlo si è ripresa un importante spazio istituzionale (il congresso è stato patrocinato dal Ministero della Salute) portando avanti battaglie a difesa della categoria direttamente nelle stanze ministeriali e parlamentari, supportate da manifestazioni in piazza quale quella del 15 maggio, tante volte citata al convegno.

Quattro principalmente i temi dell'iniziativa: Il profilo, le normative su chi può produrre dispositivi medici, il decreto Marinello e come incrementare l'accesso alle cure odontoiatriche. Il profilo, come ribadito più volte dal Presidente Massimo Maculan e dall'onorevole Marco Rondini nel suo intervento, è una battaglia più di dignità che di sostanza, mentre gli sforzi si sono concentrati sulla difesa del lavoro dell'odontotecnico sia richiedendo chiarezza sulla fabbricazione dei dispositivi medici, sia nel sollecitare il ministero e tutta la filiera del dentale all'incremento dell'accesso alle cure odontoiatriche, entrambi nodi cruciali per garantire il lavoro nel futuro.

L' On. Rondini, nel suo intervento, ha voluto sottolineare: «La crisi ci ha aiutato a mettere ordine nella professione. Chi ha resistito, innovando e investendo, ma mantenendo la qualità, ora ha un ritorno. Noi però non possiamo dimenticare che il nostro 'mondo' deve acquistare dignità e in questo l'azione sindacale è fondamentale: negli ultimi mesi i risultati portati a casa sono evidenti. Il tempo che stiamo attraversando richiede una forte azione sindacale e Il manifesto di maggio, recepito dal Ministero, riassume i nostri intenti: avviare la strada per il riconoscimento del profilo professionale, stabilire chi è titolato a realizzare dispositivi medici». «Grazie alle audizioni alla Commissione Giustizia – continua Rondini – riguardo il decreto Marinello sull' abusivismo si è riusciti a far valere le nostre posizioni ovvero punire anche il prestanome. Il buon risultato deriva anche dalla mobilitazione che ci ha portato in piazza».

Rondini sottolinea che gli impegni recepiti in linea di massima dal Ministero, devono ora essere concretizzati: l'azione intrapresa quest'anno è solo un punto di partenza. Fondamentale come sindacato è rilanciare rispetto alla crisi del settore. Ci sono meno prestazioni odontoiatriche. È al mondo odontoiatrico che talvolta devono ispirarsi gli odontotecnici. Molti odontoiatri si sono uniti in strutture più complesse. Così, suggerisce Rondini, dovrebbero fare i piccoli laboratori, avviando forme di aggregazione che consentano investimenti in tecnologia, superando l’individualismo che ha caratterizzato i titolari di laboratorio.

Nel pomeriggio questi temi hanno fatto parte dell'incontro pubblico tra Maculan e il generale Franco Condò, Consigliere per l'odontoiatria del Ministro Lorenzin, di cui ha portato i saluti.
Maculan esordisce rivolgendo due domande: «Chi deve fabbricare il dispositivo medico? Come vede il Ministero l'odontotecnico?»
Precisando che il Ministro Lorenzin è vicino agli odontotecnici, Condò spiega che stanno pensando a delle Linee guida per la realizzazione dei prodotti. Il Ministero e Ministro sono convinti dell'indispensabile esistenza dell'odontotecnico nella produzione del dispositivo. Ci vogliono direttive per preservare la professione e il suo futuro, quale che sia la tecnologia sviluppata dalle aziende, per la tutela del paziente che, in ultima analisi, è quello che interessa il Ministero.
Le Direttive servirebbero ad avere delle procedere chiare. Se da un lato non si può fermare il progresso tecnologico e quanto sviluppato dalle aziende, spesso esse si sovrappongono a un lavoro artigianale e a una professione che conosce il paziente e sa cosa mettere nella sua bocca. Difendere la professione odontotecnica ha questo senso.

Riprendendo uno dei temi centrali Maculan chiede: «E se non entrano pazienti come fare?» Condò dichiara di voler organizzare una conferenza che comprenda tutta la filiera dell'odontoiatria, perché l'accesso alle cure è un problema importante cui trovare le possibili soluzioni. Una conferenza con tutti gli attori del dentale, nessun escluso.
E il profilo? Condò sostiene che è un riconoscimento della propria identità. «Questo vale per molte figure che lavorano nell'odontoiatria e non ne hanno ancora un chiaro o ufficiale. Non vi nascondo che ci sono difficoltà – continua – delle resistenze anche all'interno dell'odontoiatria. Attraverso la mediazione si potrà concludere un percorso». Verrà costituito un coordinamento e un ufficio per l'odontoiatria. Il risultato di un riordino non deve sposare una tesi o l'altra, ma quella vicina agli interessi delle istituzioni.

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Per quanto riguarda il decreto Marinelllo sull'abusivismo Maculan ricorda infine l'audizione in Commissione a Giustizia. «Di fronte al 'Gotha' dell'odontoiatria, non è stato facile, ma abbiamo 'battuto i pugni' perché l’abusivismo è figlio di prestanomismo».
Condò precisa che è illegale ma con tante sfaccettatura. Abusivismo puro, con prestanome, ecc… «Tutti quelli che sbagliano devono essere perseguiti se non tutelano il paziente – ribadisce con calore. Se le Linee guida per il manufatto odontoprotesico servono per difendere professione, tanto più dobbiamo perseguire chi non può fare prestazioni mediche a tutela del paziente».

Intanto nelle salette si svolgevano degli incontri per avvicinare sempre più i soci e gli odontotecnici all'aspetto sindacale di Antlo, in particolare la riunione congiunta con Casartigiani e il meeting di formazione dirigenti. Perché se la formazione culturale, eccellente sul territorio, non è facile ma è solo questione organizzativa e consolidata in Antlo, l’essere dirigenti sindacali implica conoscenza, informazione, motivazione, dedizione e capacità di relazione perché il fine è incontrare la gente in un’osmosi di impulso dal basso e dall'alto, senza pensare di togliere spazio al culturale, sempre fondamentale.

Il congresso culturale è stato anche quest'anno eccellente e seguito, come la mostra merceologica perché gli odontotecnici non hanno bisogno di essere motivati in questo senso: hanno grande consapevolezza di quanto la formazione e la conoscenza dei materiali, siano fondamentali per stare al passo con le continue evoluzioni. Ma la 'Famiglia' Antlo si è espressa come grande comunità umana in tre momenti: il primo premio 'La spatola d'oro' dedicato a Francesco Figliola: sono intervenuti commossi la moglie e figli e premiati i lavori di tanti giovani.

La serata sociale del sabato con 400 partecipanti si è svolta quest'anno in un locale sul mare 'cool' molto apprezzato da tutti per ambiente, cucina marinara e allettato nell'arrivederci finale dalla straordinaria 'Antlo Band' e dalla porchetta abruzzese. Perché estetica e funzione dentale si fondono perfettamente con il buon cibo.

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