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Ritorna il Congresso dedicato al prof. Castagnola: oltre 600 partecipanti entusiasti

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Alessandro Genitori

Alessandro Genitori

sab. 30 marzo 2019

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L’odontoiatria si ritrova nuovamente a Montecatini Terme: dopo il grande rilancio dell’anno scorso, torna in Toscana il Congresso del “Prof. Luigi Castagnola”. Appuntamento che ripete il miracolo dell’anno scorso, puntando a numeri che ormai stupiscono solo fino ad un certo punto dinanzi l’affetto per un congresso romantico e, al contempo, scientificamente strutturato dinanzi i grandi temi dell’odontoiatria moderna.

Ad aprire le danze il Presidente Nicola Perrini, che ha inaugurato il 63° congresso dove ben 34 anni or sono aveva iniziato la sua attività. Nella quiete di Montecatini Terme, oltre 600 partecipanti hanno riempito per intero le tre sale congressuali per odontoiatri, igienisti e con una sala interamente dedicata ad un programma per assistenti e segreteria. Partendo dalla sua esperienza sulle infezioni in Endodonzia e Parodontologia, il prof. Perrini ha subito dato un taglio storico-scientifico alla sua relazione, portando la platea lungo un viaggio dagli albori della medicina orale fino alle contraddizioni dei giorni nostri sulle nuove ipotesi di trattamento. Con un taglio graffiante, il prof. Perrini ha suscitato l’interesse del pubblico, con un vero confronto sul presente e sul prossimo futuro dell’odontoiatria e della ricerca in sanità. Il taglio storico è stato successivamente approfondito dal prof. Vignoletti, con una interessante relazione sulla storia e sulla evoluzione dell’Odontoiatria dagli anni ’70 ad oggi. Passato, presente e futuro che hanno conquistato la platea, fatta sia dai nostalgici verso questo mitico congresso, oggi vivo più che mai, sia da giovani che affrontano questi temi in relazione ai loro maestri.

Una visione di scambio che ha nei due pilasti del comitato scientifico, Luigi Rubino e Ugo Covani, il perfetto mix di esperienza e capacità di confronto. Con una lezione sul flusso digitale, dalla diagnostica alla protesi provvisoria, il prof. Rubino ha giocato con la platea andando a sfatare il mito degli alti costi delle nuove tecnologie. Consapevole che tali costi, seppur alti, possono portare a dei reali benefici in termine di risparmio di tempo. Senza dimenticare una serie di utili suggerimenti, molto apprezzati dai partecipanti, per poter lavorare in ottica digitale con lucida parsimonia.

Parallelamente, da sottolineare la splendida relazione del prof. Ugo Covani, nel ricordo dell’amico Genco da poco scomparso. Un viaggio nel microbiota e nel microbioma, sempre più centrale nella moderna ricerca e che ha coinvolto il pubblico a tal punto dal far nascere un sincero e lungo applauso alla fine della relazione. Facendo passare il messaggio che l’idea di combattere i batteri per distruggerli è oggi una metodica obsoleta, quando è palese che il nostro organismo vive in simbiosi con i microorganismi e che la vera sfida è capire quando e perché iniziano a nuocere alla salute. No alle terapie reattive, ossia che mirano alla distruzione dei batteri, ma proattive, ossia per creare un equilibrio per farli coesistere nel nostro organismo… ricordando che siamo umani solo al 10%, in quanto il restante 90% del nostro corpo è fatto proprio dai microrganismi. In questo contesto, sebbene sia palese che l’intestino sia al primo posto per quanto riguarda l’armonia tra il nostro organismo e i batteri, è oggi indubbio che al secondo posto vi è la bocca ed è attraverso la conoscenza di questa relazione che passa oggi il nuovo paradigma di prevenzione e cura della salute orale.

Nel programma dedicato agli odontoiatri non possono essere dimenticati il prof. Stefano Bottacchiari che ha parlato degli intarsi in composito; nonché il prof. Mario Semenza che ha portato una relazione su “Preparazioni verticali vs. preparazioni orizzontali”, focalizzandosi sulle tecniche analogiche contrapposte al digitale e come decidere quale strada percorrere. Un programma che, nella sezione dedicata al ruolo degli assistenti in odontoiatria, ha visto relazioni di estremo interesse come quella portato dal dott. Marco Brady Bucci sul ruolo dell’assistente nell’acquisizione del consenso informato, fondamentale nella pratica odierna in tutti gli studi odontoiatri; le relazioni del dott. Massimo Galli e del dott. Meri Bellini sulla preparazione del campo operatorio hanno dato uno spaccato di praticità non comune in tutti i congressi; il dott. Roberto Calvisi ha portato una lezione sulla anatomia chirurgica per gli assistenti. Nella sala dedicata agli igienisti invece da sottolineare il contributo del dott. Giuseppe Lipani, sul rilievo dei dati clinici di utilità parodontale, di estrema attualità dinanzi il proliferarsi di una patologia che oggi colpisce metà degli italiani, da abbinare alla relazione del dott. Federico Gelpi sull’interpretazione dei dati clinici e della diagnosi, ponendo al centro l’igienista come sentinella della salute. Ultima ma non ultima, l’intervento di Annamaria Genovese che ha strappato applausi sinceri per la sua relazione su “La preparazione iniziale come TPNC”.

Il Castagnola, sotto il sole della Toscana, ha permesso di ritrovare vecchie e nuove amicizie. Momenti di relax e appuntamenti di lavoro che hanno sottolineato la bontà di una realtà studiata per dare un concreto aggiornamento verso nuovi presidi e metodiche, ma soprattutto regalando un momento di vero confronto tra professionisti di tutte le età. Mentre i ricordi del “come eravamo” scorrono anche attraverso le vecchie foto che mostrano i primi passi degli opinion leader di oggi, si ha la consapevolezza del grande percorso svolto dall’odontoiatria dagli anni 80 fino ai giorni nostri, andando a scorgere le suggestive sfide del presente e del domani.

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