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Risultati storici per gli odontoiatri italiani

Pierluigi Delogu

Pierluigi Delogu

ven. 30 settembre 2011

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Un risultato paragonabile alla promulgazione della legge 409 è stato raggiunto il 28 settembre scorso dall’odontoiatria italiana e, come fu allora, anche oggi l’AIO è stata tra le maggiori forze propulsive

Di fatto in un solo colpo si intravede la soluzione di tre capisaldi delle lotte politiche portate avanti da AIO dall’atto della sua fondazione (1984) ad oggi.
Infatti grazie a interventi precisi e mirati dei nostri rappresentanti, la Camera dei Deputati
ha approvato nel testo del DDL 4272:
1 Piena autonomia degli albi (come quello degli odontoiatri) nell’esercizio delle funzioni di rappresentanza, di gestione e disciplinari (art. 6 comma r).
2 La confisca obbligatoria delle cose e degli strumenti utilizzati da abusivi e prestanome, modificando l’art. 348 CP (art. 8).
3 L’abolizione del requisito della specializzazione per l’accesso degli odontoiatri al Servizio sanitario nazionale (art.11).
La nostra azione su tutti i temi che stanno a cuore alla professione odontoiatrica è sempre stata continua e, nei temi specifici, aveva visto una prima luce a novembre 2009 con l’inserimento di un emendamento alla Finanziaria, a firma dell’On. Lucio Barani (che parteciperà alla tavola rotonda sulla riforma degli Ordini che si terrà al I Congresso politico dell’AIO l’8 ottobre a Roma), che prevedeva “l’autonomia amministrativa, politica, gestionale e previdenziale degli odontoiatri”.
Da allora è stato un susseguirsi di tentativi legislativi che, con l’arrivo del DDL 4272 alla XII Commissione della Camera, presieduta dall’On. Giuseppe Palumbo e di cui l’On. Barani è il capogruppo del PdL, hanno finalmente raggiunto i principali obiettivi sopra esposti.
La modifica del 348 CP, introdotta come emendamento, dall’On. Barani prima e dalla relatrice On. De Nichilo Rizzoli Melania poi, al testo del DDL ha visto praticamente l’unanimità dei consensi.
Storia a parte merita l’art. 11 che dà la possibilità agli odontoiatri di accedere al ruolo dirigenziale nel SSN, anche in assenza della specializzazione. Su questo articolo era stato posto, da parte dell’On. Luciana Pedoto (Pd), un emendamento soppressivo, che avrebbe mantenuto l’obbligo del requisito della specializzazione per gli odontoiatri. Grazie agli interventi dell’On. Giovanni Mario Salvino Burtone (Pd) e dell’On. Andrea Orlando (Pd) tale emendamento, dopo essere stato ribadito in aula, è stato ritirato.
Ora l’attenzione si sposta sul Senato che è chiamato a valutare il DDL e, successivamente, sulla stesura dei Decreti Delegati che riempiranno di contenuti l’autonomia degli odontoiatri.
Un sentito ringraziamento al Ministro Fazio per la sensibilità dimostrata, al Prof. Gherlone e a tutti gli Onorevoli che hanno reso possibile il raggiungimento di tali obiettivi attesi dalla professione da molti anni.
In questo contesto si inserisce perfettamente il I° Congresso politico di AIO che si svolgerà a Roma il giorno 8 ottobre e che vedrà una tavola rotonda, proprio sulla riforma degli Ordini, a cui parteciperanno esponenti del mondo politico, del ministero e dell’istituzione ordinistica. È un’occasione unica con una tempistica perfetta per confrontare le proposte attuative di autonomia e gettare le basi per il decreto che dovrà regolamentare la nuova organizzazione ordinistica.

 

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