Il DDL Lorenzin, approvato in via definitiva il 22 dicembre 2017 contempla gravi pene per chi esercita abusivamente una professione sanitaria. La nuova norma sembra aggravare quella precedente, introducendo un regime sanzionatorio più pesante ma anche differente. Chi prima era condannato per esercizio abusivo della professione rischiava max sei mesi, periodo riducibile con attenuanti e riti premiali fino a due mesi. Ora la pena minima è di 6 mesi elevabile sino a 3 anni. Le multe sono salatissime (fino a € 50.000). Ma leggiamo cosa in merito all’abusivismo dice Sofia Rini, odontologa forense universitaria e neo presidente dell’Oelle in una nota paradossale che suscita riflessione.
Qualche anno fa due sorelle arrabbiate mi sottoposero il caso dell’anziano padre che, “in cura” da sempre presso un odontotecnico, era giunto troppo tardivamente alla diagnosi di carcinoma orale, tanto tardivamente da non poter sperare in nulla. Rabbia, preoccupazione, desiderio di risarcimento, ma anche reticenza a “rovinare” colui che in fondo, era diventato un amico, avendo “curato” l’anziano signore per trent’anni.
Certo avrebbe potuto accorgersene prima, ma in fondo, era una “brava persona”. Apprendendo la notizia l’odontotecnico si era subito preoccupato del suo “paziente”, aveva suggerito nomi di professionisti esperti in materia, era andato a trovarlo in ospedale, gli aveva anche riparato gratis la dentiera! Dopo tutto, il padre delle due sorelle non aveva tanti soldi e loro volevano assicuragli una fine più serena, con il conforto di tutto ciò che era necessario.
L’abusivo aveva coccolato il suo “paziente”, un po’ per interesse, certo, ma anche per quel sentimento di simpatia e di condivisione del dolore conseguente ad un rapporto amicale datato nel tempo. Morale? Il prestanome si è accordato con le figlie, hanno transato e la faccenda si è chiusa. Una storia come tante di un rapporto nato in passato e mantenuto nel tempo, di una presa incarico clinica non a norma di legge, non etica, né giusta, ma comunque un rapporto non con un numero, ma con un “paziente” con chi non lo potrebbe avere.
Oggi tutto è cambiato. I vecchi abusivi stanno scomparendo, non esistono quasi più e chi non ha soldi si rivolge alla “grande distribuzione” di salute e di cure odontoiatriche, non sempre economica o low cost, ma gestita da manager e da imprenditori: anonima, distaccata, commerciale. Catene di montaggio erogatrici di prestazioni, cure, estrazioni, all-on four, all-on-six, Toronto! Società che cambiano, chiudono e rinascono, professionisti che lavorano a cottimo e per periodi limitati, spostandosi da un centro all’altro.
Centri e Società sono spesso caratterizzati da un frequente ricambio del personale medico-odontoiatrico (spesso neo-laureati), dove non è facile capire chi ha fatto cosa e a chi. Non esiste il paziente, c’è l’utente il cittadino, il numero: il “rapporto di cura” è defunto, non è più lo stesso. Prima, nel bene e nel male, nonostante l’abusivato, esisteva un rapporto umano, anche se non definibile, di cura, che si basava su una conoscenza datata nel tempo.
Oggi sempre più di frequente le prestazioni sono erogate da professionisti abilitati, ma anonimi, asettici, fenomeno impossibile da immaginare solo un decennio fa. Unico riferimento, l’addetto commerciale. Oggi l’abusivismo non si può certamente giustificare, ma occorre comunque recuperare un’umanità diversa, perché il tempo ha cancellato il rapporto umano. I vecchi abusivi si facevano carico dei “pazienti”, creavano complicità, coccole e prese in carico, anche se non potevano farlo e gli stessi “pazienti” magari erano anche consapevoli dell’illeceità e dei rischi, ma pochi denunciavano. Oggi invece il contenzioso cresce e gli errori non si giustificano più.
Chiediamoci cosa e perché è cambiato e riflettiamo senza falsa nostalgia. Siamo odontoiatri veri, legalmente autorizzati all’esercizio di una professione, ma dobbiamo con modestia recuperare capacità di creare un rapporto di fiducia e di affidamento: ebbene, “si può fare!”
Tag:
Il dr. Mauro Merli ha sviluppato la cosiddetta “Fence Technique”.
Con questo approccio è possibile favorire la rigenerazione di ampi ...
Forme, materiali e colori aiutano a creare un rapporto migliore con il proprio medico, come analizzato da Sirona Dental System e dall’industrial ...
Forme, materiali e colori aiutano a creare un rapporto migliore con il proprio medico, come analizzato da Sirona Dental System e dall’industrial ...
Se si consulta il vocabolario Treccani, alla voce “fiducia”, ecco cosa si trova: «Atteggiamento verso altri o verso se stessi, che risulta...
Fiducia dei consumatori in calo a novembre, ai minimi dal 1996, anno d’inizio delle serie storiche. Lo ha comunicato l’Istat spiegando che a ...
Disponibile da metà ottobre 20241, Dentsply Sirona presenta il software CEREC 5.3 come un importante passo avanti nell’odontoiatria basata sul cloud. ...
Medico chirurgo, odontoiatra, giornalista e divulgatore scientifico, Michele Cassetta esprime un sentimento ancora molto diffuso.
In occasione del World Smile Day, ecco il decalogo a firma di Straumann Group e del Dott. Carosi con curiosità sulla salute orale e consigli per un sorriso...
Un Congresso dall’avvincente titolazione (“Libere professioni oggi: evoluzione o estinzione?”) tenutosi a Bari il 9 marzo a cura della Confprofessioni...
Il concetto di osteointegrazione è stato applicato agli impianti dentali per diversi decenni. Come un chirurgo ortopedico e un ingegnere, il dottor ...
Live webinar
gio. 18 settembre 2025
19:00 (CET) Rome
Live webinar
gio. 18 settembre 2025
20:00 (CET) Rome
Live webinar
ven. 19 settembre 2025
14:00 (CET) Rome
Live webinar
ven. 19 settembre 2025
15:30 (CET) Rome
Live webinar
ven. 19 settembre 2025
17:00 (CET) Rome
Live webinar
mar. 23 settembre 2025
16:00 (CET) Rome
Prof. Dr. Rodrigo Reis DDS, MSC, PhD.
Live webinar
mer. 24 settembre 2025
12:00 (CET) Rome
To post a reply please login or register