Peggio di noi fanno solo Lituania, Slovenia e Slovacchia. Persino il Portogallo ci supera.
Di un soffio, ma sta sopra di noi.
È impietoso in questa classifica il giudizio implicito sulla qualità dei progetti presentati dalle Pmi italiane alla Rea (Research esecutive agency), l’Agenzia europea che gestisce per conto della Commissione i finanziamenti per la ricerca e l’innovazione. Si tratta di 1,4 miliardi di euro per quest’anno che diventeranno 1,6 miliardi l’anno prossimo. In tutto 6,4 miliardi considerando l’intero periodo coperto dal settimo programma quadro. Un bel gruzzolo, destinato a progetti in tutti i settori produttivi, dall’aeronautica al tessile e ai trasporti.
Nel quarto bando “Ricerca per le Pmi” (budget di 204 milioni), i progetti italiani presentati e presi in considerazione dall’agenzia sono stati 784.
Solo Spagna (1.163), Germania (799) e Regno Unito (1002) ne hanno presentati di più.
La capacità di proporsi per chiedere finanziamenti dunque non manca. Ciò che manca è la qualità delle proposte e il modo in cui vengono presentate.
I progetti italiani approvati e finanziati con le risorse comunitarie sono solo 111, un success rate del 14,16%, ben al di sotto del 18,48% che è la media comunitaria.
A distanza incolmabile dal 26,38% della Svezia o dal 23,81% dell’Irlanda. Spagna e Grecia, tanto per restare tra i “Pigs” viaggiano sotto la media comunitaria ma comunque intorno al 16,8%. E pensare che rispetto a bandi precedenti le cose sono migliorate.
Un’incapacità che si traduce in minori risorse, minore ricerca e minore innovazione. Un limite che ci allontana dal resto d’Europa.
Nei giorni scorsi Ciro Maddaloni, project officer dall’agenzia europea, in un incontro con una quarantina di piccole e medie imprese comasche proprio sul tema dei finanziamenti europei, ha sottolineato due difficoltà che ostacolano l'accesso delle imprese italiane a questa importantissima fonte di finanziamento: la barriera linguistica e soprattutto la qualità dei progetti che raramente coinvolgono strutture di ricerca universitarie. Basta scorrere l’elenco dei paesi membri e la percentuale di successo nei progetti di ricerca per capire che “poche centinaia di euro investite per pagare un madrelingua inglese” che controlli il testo del progetto prima di presentarlo sarebbero ben spese e potrebbero aumentare di molto le possibilità di vedersi approvare la proposta di ricerca.
Non è un caso che - Svezia a parte - Regno Unito, Irlanda e Malta siano ai primi posti. Ma questo probabilmente è l’aspetto più banale. Nell’esperienza dell’agenzia ciò che pesa è la qualità dei progetti di ricerca presentati da piccole e medie imprese italiane.
Quasi mai, sottolineano a Bruxelles, le proposte sottoposte alla Rea sono frutto di una collaborazione tra imprese e Università e le dita di una mano bastano e avanzano per citare gli atenei più virtuosi. Manca dunque la “contaminazione” tra Università e imprese o se esiste rimane un fattore sporadico e isolato. Che non fa sistema.
A dicembre si è chiuso l’ultimo bando della Rea e i dati saranno diffusi in estate. Difficile sperare in un cambio di marcia.
Lo human resource management a favore dell’aumento della qualità percepita dai pazienti e del benessere del team odontoiatrico.
Continua ad aumentare il livello del debito pubblico in Europa: secondo i dati diffusi da Eurostat, nel secondo trimestre di quest'anno la media ...
ASHGABAT, Turkmenistan. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), l’attuale pandemia di SARS-CoV-2 ha provocato oltre 2,3 milioni di casi ...
Presso il Catania Sheraton Hotel il 15 dicembre 2012 si svolgerà il Convegno invernale della Società Italiana di Odontoiatria Conservatrice ...
Messo a punto dalla Commissione nazionale un nuovo modello di assistenza odontoiatrica, esecutivo e già inviato alle Commissioni provinciali, per ...
Il Congresso nazionale del Collegio dei Docenti Universitari di Discipline Odontostomatologiche, giunto alla sua 26esima edizione, ha visto un grande ...
Un nuovo studio di Key-Stone per Straumann Group svela l’impatto dei denti mancanti, tra malessere, ritiro sociale e calo dell’autostima.
Milano, marzo 2025 – L’eccellenza italiana nel settore dentale si prepara a brillare sulla scena internazionale. Sono quasi 200 le nostre imprese che ...
Dicembre 2011, dopo esser stato presentato in occasione del Congresso Nazionale Aidi tenutosi a Milano a fine settembre, prende il via il progetto ...
Roma, Italia: Da una recente ricerca è stato rilevato che quasi un quarto degli italiani non hanno visto un dentista negli ultimi due anni. Secondo ...
Live webinar
mar. 23 settembre 2025
16:00 (CET) Rome
Prof. Dr. Rodrigo Reis DDS, MSC, PhD.
Live webinar
mer. 24 settembre 2025
12:00 (CET) Rome
Live webinar
mer. 24 settembre 2025
17:00 (CET) Rome
Live webinar
mer. 24 settembre 2025
19:00 (CET) Rome
Live webinar
gio. 25 settembre 2025
2:00 (CET) Rome
Live webinar
gio. 25 settembre 2025
12:00 (CET) Rome
Live webinar
gio. 25 settembre 2025
19:00 (CET) Rome
Dr. Stuart Lutton BDS, MJDF, MSc Implant Dentistry
To post a reply please login or register