Search Dental Tribune

Peptidi vs. Botox: il passaggio a soluzioni anti-invecchiamento non invasive

Una recente revisione ha riportato che alcuni peptidi possono attenuare in modo sicuro i segni dell’invecchiamento, rispondendo alla crescente domanda di soluzioni non invasive nel campo della dermatologia estetica (Immagine: Prostock-studio/Shutterstock).

SEOUL, Corea del Sud: la riduzione delle rughe dinamiche è uno degli obiettivi principali della dermatologia, a causa del suo impatto sia sull’aspetto che sul benessere psicologico. Sebbene le iniezioni di tossina botulinica (Botox) siano state a lungo il metodo preferito per affrontare questo problema, la loro natura invasiva e le rigide normative riguardanti l’uso e la posologia hanno indotto i ricercatori a cercare alternative più sicure e non invasive.

In una recente revisione, i ricercatori sudcoreani hanno studiato l’efficacia e la sicurezza dei peptidi topici in questo ambito, scoprendo che alcuni peptidi sono promettenti per ridurre le rughe e migliorare la salute della pelle. Tuttavia, sfide quali il basso assorbimento e la mancanza di una convalida a lungo termine rappresentano ancora ostacoli significativi per una diffusione ampia.

L’ascesa dei peptidi come alternativa al Botox
L’autrice, Trang Thi Minh Nguyen, dottoranda presso la Kyung Hee University di Seoul, ha dichiarato a Dental Tribune International (DTI) che la maggior parte dei trattamenti topici anti-età privilegia l’idratazione e la produzione di collagene piuttosto che agire direttamente sulla contrazione muscolare, come fa il Botox, il trattamento principale per le rughe dinamiche e supportato da decenni di ricerca clinica. Gli svantaggi del Botox sono relativi alla somministrazione che deve essere effettuata da un medico, e ai potenziali rischi, come la ptosi e l’asimmetria facciale. I trattamenti anti-invecchiamento a base di peptidi agiscono anch’essi sulla contrazione muscolare, ma possono essere applicati topicamente a casa, il che elimina il rischio di dolore, lividi o infezioni e offre un approccio più sicuro.

Inoltre, i peptidi forniscono risultati più graduali e dall’aspetto naturale, evitando l’effetto “faccia congelata” del botox che alcuni possono trovare sgradevole. Oltre a rilassare i muscoli, alcuni peptidi favoriscono la salute della pelle a lungo termine, stimolando la produzione di collagene e conferendo benefici anti-invecchiamento più ampi. Sebbene il botox fornisca risultati più rapidi e marcati, i peptidi stanno diventando sempre più popolari tra coloro che cercano un’alternativa più sicura, a basso rischio e con risultati graduali e progressivi.

Secondo la revisione, uno studio ha rilevato che peptidi come Argireline e SYN-AKE possono ridurre la profondità delle rughe rispettivamente del 49% e fino al 52% in quattro settimane. In confronto, è dimostrato che il Botox può ridurre la visibilità delle rughe fino all’80% in una sola settimana e la maggior parte degli utilizzatori di Botox negli studi clinici ha riferito un miglioramento evidente delle rughe dinamiche che dura da due a sei mesi. Poiché i peptidi sono una nuova area di ricerca, sono necessari ulteriori studi per confermarne l’efficacia e la sicurezza a lungo termine nei trattamenti anti-età.

Espansione del mercato e sfide della ricerca
Secondo la revisione, la domanda di alternative non invasive da parte dei consumatori sta guidando il mercato globale dei prodotti anti-invecchiamento, che secondo le previsioni raggiungerà circa 120 miliardi di dollari (120,6 miliardi di euro*) entro il 20301. In confronto, il mercato globale del Botox dovrebbe crescere fino a circa 12 miliardi di dollari (11,4 miliardi di euro**) entro il 20302.

Nonostante la loro crescente popolarità, i trattamenti non invasivi per le rughe dinamiche continuano a scontrarsi con alcune sfide che ne ostacolano la diffusione nel mercato della bellezza. Un limite degli agenti topici è la loro limitata capacità di penetrare in profondità per influenzare l’attività muscolare, limitando l’efficacia dei prodotti a circa il 30-50% di riduzione delle rughe in quattro settimane, secondo una revisione. Inoltre, i prodotti topici anti-età per le rughe dinamiche sono soggetti a un controllo normativo meno rigoroso rispetto alle procedure invasive. Di conseguenza, molti prodotti con dichiarazioni non verificate possono essere immessi sul mercato, potenzialmente ingannando i consumatori e minando la fiducia nei prodotti non invasivi.

Progredire nella ricerca e nell’applicazione dei peptidi
Nguyen ha spiegato che un vantaggio fondamentale dei peptidi è la loro reversibilità. A differenza del Botox, che blocca i segnali nervosi ai muscoli per tre o quattro mesi, i peptidi agiscono gradualmente e i loro effetti svaniscono nel giro di poche settimane se vengono interrotti. Questo li rende un’opzione più flessibile che consente di apportare modifiche senza impegni a lungo termine.

I peptidi sono in linea con il movimento della “clean beauty”, in quanto non richiedono stabilizzatori come l’albumina di siero umano, sono biodegradabili e utilizzano ingredienti non tossici, riducendo le preoccupazioni relative al potenziale accumulo di tossine o alla loro diffusione oltre il sito di applicazione. Inoltre, i peptidi di origine vegetale come il Myoxinol, derivato dall’Hibiscus esculentus, hanno un effetto naturale simile a quello del Botox.

«La “clean beauty” si basa su ingredienti non tossici, sostenibili e rispettosi della pelle, e i peptidi si inseriscono perfettamente in questa tendenza. A differenza del Botox, che richiede iniezioni e stabilizzatori, i peptidi offrono un’alternativa topica e biocompatibile», ha dichiarato Nguyen a DTI.

Parlando delle tendenze future, Nguyen ha dichiarato che nei prossimi dieci anni sono attese diverse innovazioni chiave nei trattamenti non invasivi delle rughe. Il miglioramento dei sistemi di somministrazione, come quelli che impiegano le nanotecnologie e i microneedles dissolventi, consentirà ai peptidi di superare i problemi di assorbimento e di migliorare la loro efficacia. I trattamenti combinati diventeranno probabilmente più comuni e i peptidi verranno abbinati alla terapia della luce, alla stimolazione con microcorrenti o ai retinoidi per aumentarne l’efficacia. Inoltre, la diagnostica cutanea basata sull’intelligenza artificiale consentirà di creare miscele di peptidi personalizzate in base al tipo di pelle e al modello di invecchiamento.

Gli autori dello studio suggeriscono di includere diverse demografie nelle future ricerche per garantirne l’efficacia su larga scala e di esaminare l’uso combinato di peptidi e stimolazione meccanica per potenziare gli effetti anti-rughe. Inoltre, poiché molti trattamenti non invasivi non sono coperti dalle assicurazioni, è importante valutare la convenienza economica dei trattamenti con peptidi.

Il futuro dei peptidi
Secondo la ricerca, i peptidi rappresentano una promettente alternativa al Botox. Il mercato presenta un notevole potenziale di crescita e i progressi futuri potrebbero contribuire ad affrontare le attuali limitazioni. Con l’ampliamento della ricerca clinica e le continue innovazioni, le soluzioni topiche a base di peptidi potrebbero rivoluzionare il panorama dei trattamenti anti-età.

Lo studio, intitolato “Sustainable dynamic wrinkle efficacy: Non-invasive peptides as the future of Botox alternatives”, è stato pubblicato online l’11 luglio 2024 sulla rivista Cosmetics.

 

 

Nota editoriale:

*Calcolo effettuato sulla piattaforma OANDA in data 25 agosto 2022.
**Calcolato sulla piattaforma OANDA in data 27 novembre 2024.

L’elenco completo dei riferimenti è disponibile qui.

Tags:
To post a reply please login or register
advertisement
advertisement