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Delogu: «Il governo pare intenzionato a valorizzare l’offerta odontoiatrica italiana”
Roma – L’Associazione Italiana Odontoiatri plaude alle nuove disposizioni del disegno di legge Lorenzin, laddove inaspriscono le pene per chi eserciti abusivamente una professione sanitaria. L’articolo 5 della bozza approvata il 26 luglio scorso in consiglio dei ministri prevede l’aumento da un terzo alla metà delle sanzioni legali e pecuniarie e la confisca delle strutture utilizzate per commettere il reato.
Oggi per l’abusivo è prevista una multa massima di 516 euro, e numerose sono le proposte di legge per incrementare l’importo. «Da anni la nostra associazione afferma che ci vuole una dose di deterrenza – afferma il presidente AIO Pierluigi Delogu – anche se gli 8 mila iscritti al nostro sindacato sanno che l’abusivismo non si vince solo demonizzando chi lo pratica ma agendo sui presupposti culturali che portano la gente a rivolgersi a operatori non qualificati e a chi fa loro da prestanome».
Secondo Delogu il disegno di legge presentato dal Ministro della Salute Beatrice Lorenzin – ancora da valutare nel sindacato per le conseguenze sull’impianto ordinistico e disciplinare – ha un valore culturale forte «perché segnala una volontà del dicastero posto a tutela del diritto alla salute di interloquire con tutti gli esercenti delle professioni sanitarie, inclusi i liberi professionisti. L’abusivismo è talora considerato più un problema economico del dentista che un danno alla salute della società e invece è solo il contrario. La via per proteggere la salute orale dei cittadini, evitando i danni dell’improvvisazione (così come le illusioni del “low cost”), passa per una valorizzazione dell’offerta odontoiatrica pubblica e privata italiana. Lorenzin lo ha compreso. Per dare contenuti a questo percorso AIO chiede ora al Ministro di coinvolgere pure l’odontoiatria privata in un piano di prevenzione orale sostenuto da un investimento diretto del Servizio sanitario nazionale. Appena 100 milioni di euro basterebbero a coprire la sigillatura dei molari di tutti i bambini tra 6 e 10 anni, figli di famiglie con reddito Isee inferiore a 8 mila euro annui. E a dare un dentista vero, di fiducia, a chi oggi dal dentista non ci va».
La notizia completa è disponibile sul sito dell'Aio (www.aio.it).
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