- Austria / Österreich
- Bosnia ed Erzegovina / Босна и Херцеговина
- Bulgaria / България
- Croazia / Hrvatska
- Repubblica Ceca e Slovacchia / Česká republika & Slovensko
- Francia / France
- Germania / Deutschland
- Grecia / ΕΛΛΑΔΑ
- Italia / Italia
- Paesi Bassi / Nederland
- nordisch / Nordic
- Polonia / Polska
- Portogallo / Portugal
- Romania e Moldavia / România & Moldova
- Slovenia / Slovenija
- Serbia e Montenegro / Србија и Црна Гора
- Spagna / España
- Svizzera / Schweiz
- Turchia / Türkiye
- Gran Bretagna e Irlanda / UK & Ireland
Umeå (Svezia). La micosi invasiva di Candida Albicans è causa comune di infezioni orali e genitali. Accompagnata e spesso aggravata da una forte risposta infiammatoria del corpo, può diventare pericolosa in pazienti con sistema immunitario compromesso. Una tesi di dottorato condotta presso l'Università di Umeå ha identificato due sostanze nuove che sarebbero in grado di controllare le risposte iper-infiammatorie.
Tra i funghi più comuni, la C. Albicans ha la capacità di svilupparsi in forma circolare e filamentosa. Le cellule immunitarie umane chiamate neutrofili, hanno sviluppato varie strategie per combattere questo tipo di fungo, compresa la formazione di “trappole” neutrofili extracellulari (reti), strutture web-like che possono legarsi e uccidere i funghi. Tuttavia, la ricerca suggerisce che la formazione incontrollata di reti, contribuisce a danneggiare i tessuti ed e è associata a malattie infiammatorie, come il lupus eritematoso sistemico e aterosclerosi.
Per aiutare a capire meglio le interazioni tra corpo umano e fungo durante l’infezione, Ava Hosseinzadeh, dottoranda presso il Dipartimento di Biologia Molecolare dell’Università, ha sviluppato un metodo per confrontare le forme circolari e filamentose con l’obiettivo di approfondire le risposte delle reti infiammatorie.
Ha trovato due nuovi agenti, un antiossidante e una molecola anti-infiammatoria, che si potrebbero utilizzare per risposte iper-infiammatorie moderate dovuta alla formazione incontrollata di reti. Secondo Hosseinzadeh, i due agenti probabilmente verranno presi in considerazione in future terapie di malattie legate a infiammazioni derivanti da C. Albicans. «Un trattamento efficace nelle complicanze infiammatorie associate alle infezioni fungine ‒ dice ‒ potrebbe salvare la vita di persone che per motivi diversi hanno un sistema immunitario compromesso» osserva.
La complessità delle risposte infiammatorie alle due forme distinte di C. Albicans a lungo ha dato da pensare ai ricercatori in merito alle interazioni tra fungo e il suo ospite umano. La C. Albicans, presente in natura nella bocca e altre parti del corpo e normalmente tenuta a bada da altri micro-organismi, in determinate condizioni, quali malattia, farmaci, fumo o diabete, può crescere fuori controllo.
Hosseinzadeh ha discusso la sua tesi dal titolo “Modulation of Neutrophil Extracellular Trap Formation in Health and Disease” il 15 gennaio.
ven. 26 aprile 2024
18:00 (CET) Rome
How you can access data-driven decision making
lun. 29 aprile 2024
18:30 (CET) Rome
Root caries: The challenge in today’s cariology
mar. 30 aprile 2024
19:00 (CET) Rome
Neodent Discovery: Neoarch Guided Surgery—from simple to complex cases
ven. 3 maggio 2024
19:00 (CET) Rome
Osseointegration in extrēmus: Complex maxillofacial reconstruction & rehabilitation praeteritum, praesens et futurum
mer. 8 maggio 2024
2:00 (CET) Rome
You got this! Diagnosis and management of common oral lesions
ven. 10 maggio 2024
2:00 (CET) Rome
Empowering your restorative practice: A comprehensive guide to clear aligner integration and success
lun. 13 maggio 2024
15:00 (CET) Rome
To post a reply please login or register