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Non solo “Meeting”: la Rimini da gustare

G. Del Mastro

G. Del Mastro

gio. 18 maggio 2017

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Rimini offre molto in ottica ludico-ricreativa per attrarre un visitatore dell’Expodental Meeting desideroso di impegnare del tempo fuori dalla Fiera.

Fatta salva la variegata offerta di discoteche o disco pub, o comunque di locali di tendenza dove bere una cosa e ascoltare la musica più diversa, e soddisfatto l’appetito grazie a ristoranti che coprono tutte le possibili richieste culinarie, dalla piada alle più raffinate degustazioni di pesce, vediamo come passare qualche ora senza pensare ai denti.
Oltre al classico mercato del sabato, proprio il weekend di Expodental non si potrà evitare una puntata al piazzale antistante il Grand Hotel, per la seconda edizione del Mercato Europeo, che promette profumi e sapori d’Europa sul lungomare; in definitiva un grande suk in salsa romagnola che mette in scena tradizioni e tipicità attraverso un melting pot di culture, alla ricerca di eccellenze tipiche italiane e straniere. Sicuramente colorato, potrà farvi compagnia dalla mattina fino a mezzanotte.

Siete sportivi, amate la folla ma il cibo non è per voi così attraente? Al 105 Stadium potrete seguire la XXVII edizione della UEFS Champions League, per la prima volta in Italia, massima competizione continentale per club organizzata dalla Federazione italiana football da sala. Un torneo di calcio a 5 indoor con partecipanti provenienti da otto nazioni europee.
L’autodromo Marco Simoncelli di Misano ospiterà diverse sessioni di gare con i protagonisti delle classi Moto3, Superbike, Supersport e Sport Production. Da non perdere per i patiti delle due ruote!
Il vostro è un carattere più riflessivo, preferite silenzio, relax e riflessioni interiori? Merita di sicuro una visita il Museo della Città.

Il cuore di Rimini – città custode di testimonianze millenarie – offre la chiave per la conoscenza dell’identità culturale di quella che oggi è nota al mondo come la capitale del turismo. Ospitato nel settecentesco Collegio dei Gesuiti, conserva testimonianze a partire dal XVI secolo.
Vi sono esposte le opere della Pinacoteca, ove si possono ammirare dipinti, sculture e ceramiche, arazzi e oreficerie, l’imponente affresco con il Giudizio Universale proveniente dalla Chiesa di Sant’Agostino, i capolavori della Scuola riminese del Trecento e opere dell’età d’oro della Signoria dei Malatesta commissionate ad artisti di grande fama, quali Giovanni Bellini, Domenico Ghirlandaio o il Guercino.
Il cortile interno ospita il lapidario romano. Da non perdere la ricostruzione della taberna medica, che introduce il visitatore nell’ambulatorio in cui esercitava il medico chirurgo vissuto nel III secolo: due vani che comprendono lo studio con il mosaico di Orfeo attorniato dagli animali e la stanza per il ricovero giornaliero dei pazienti.

Un’ambientazione suggestiva e scientificamente rigorosa, che restituisce le decorazioni degli intonaci alle pareti e ai soffitti nonché gli arredi e lo strumentario utilizzato dal medico per gli interventi chirurgici e per la produzione dei farmaci, e che si completa con la visita alla vicina Domus del Chirurgo.
Ancora due le mostre che potrebbero attrarre. Una, in questo stesso museo, vi permetterà di apprezzare oggetti liturgici di pregiata manifattura orafa, emblemi della ritualità cattolica.
La rassegna “Sacri calici. Oreficeria religiosa” è utile a sottolineare che anche quando si trova lontano dal suo contesto di funzione, il calice eucaristico conserva tutta la sua sacralità.
La seconda, dedicata al martire San Sebastiano, ne vede la trasfigurazione da parte di alcuni pittori romagnoli del Seicento (Museo di Saludecio e del Beato Amato).
Buon weekend!

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