BRUXELLES – L’Unione Europea (UE) ha provvisoriamente adottato il divieto, a partire dal 1° luglio 2018, di utilizzare otturazioni in amalgama nei bambini sotto i quindici anni, nelle donne incinte o che allattino. All’ordine del giorno c’è, tuttavia, un utilizzo graduale di otturazioni dentali contenenti mercurio. Si deve decidere, quindi, ed entro il 2020, se l’uso del materiale debba essere del tutto interrotto entro il 2030.
L’accordo provvisorio è stato raggiunto il 6 e 7 dicembre in un vertice tra le tre istituzioni: UE, la Commissione parlamentare europea e il Consiglio dell’Unione. L’azione che Parlamento e Consiglio devono approvare, fa parte di una più ampia attuazione degli obiettivi della Convenzione di Minamata, mirante a limitare l’uso e il rilascio di mercurio nell’ambiente.
La Convenzione richiede anche a ciascun Stato membro di impostare, a partire dal 1° luglio 2019, un piano nazionale per la generale riduzione dell’amalgama. «Con tale accordo, l’Europa compie un importante passo verso la primogenitura nell’attuazione della convenzione di Minamata. Queste iniziative verso l’eliminazione graduale avranno un riflesso nel mondo intero» è il commento di Elena Lymberidi-Settimo dell’Ufficio europeo.
Si ritiene che l’amalgama rilasci ogni anno nell’Unione Europea fino a 75 tonnellate di metallo pesante altamente tossico. Anche se la Commissione ritiene l’otturazione in amalgama sicura per i pazienti, soprattutto quando è incapsulata in bocca, alcuni studi hanno dimostrato che può causare avvelenamento da mercurio in popolazioni geneticamente suscettibili.
Inoltre, i critici hanno espresso preoccupazioni circa i rischi per la salute che il materiale produce durante trattamento e smaltimento, così come nella combustione di cadaveri sottoposti alla cremazione. Studi riguardanti il personale sanitario odontoiatrico indicano che l’esposizione al mercurio proveniente dall’amalgama dentale durante il posizionamento o la rimozione, può causare o contribuire allo sviluppo di molte malattie croniche, fino a depressione, ansia e suicidio.
Anche se l’uso dell’amalgama è in declino in molti Paesi ad alto reddito, attualmente non ci sono alternative disponibili in quelli a reddito inferiore. «La professione si deve impegnare nella riduzione per via degli effetti dannosi sulla salute del mercurio in ambiente» ha dichiarato David Williams, Vice-Presidente dello Science Committee FDI in un’intervista a Dental Tribune Online. «Come professione abbiamo la responsabilità di trovare migliori e più sicure, alternative e a prezzi accessibili all’amalgama dentale per venire incontro alle esigenze dei nostri pazienti».
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