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I malati di diabete hanno più probabilità di perdere i denti

La ricerca ha dimostrato che il diabete è associato a patologie del cavo orale come la malattia parodontale. (Fotografia: Syda Productions/Shutterstock)
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lun. 14 dicembre 2015

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DURHAM (USA). Anche se svariati studi sulla perdita dei denti sono stati condotti, mancano prove scientifiche sull’incidenza del diabete. Per ovviare a tale carenza, si sono studiati i dati relativi ad oltre 37.500 adulti in un arco di tempo di 40 anni e si è scoperto che i diabetici, in particolare gli ispanici adulti e di colore, corrono più rischi di perdere i denti rispetto a individui sani.

Condotta dai ricercatori della Duke University School of Nursing, l’indagine ha rivelato che in complesso, i diabetici hanno perso più denti nel periodo preso in esame rispetto agli adulti non affetti da diabete, a prescindere dalla loro origine etnica. In media, ne hanno persi circa il doppio.

Anche se la perdita aumenta con l'età, la percentuale di aumento varia in base alla presenza di diabete e all’etnia. Nel gruppo degli adulti non-ispanici di colore, è più veloce rispetto ai bianchi non ispanici o messicani americani. I diabetici di colore non ispanici perdono più spesso i loro denti.

Di conseguenza, i medici e gli altri i professionisti del dentale (igienisti, assistenti ecc), devono sollecitare i diabetici (in particolare tra i gruppi etnici minoritari) a sottoporsi a cure odontoiatriche adeguate e a cercare di salvare i loro denti. Poiché se è ormai appurato che la salute della bocca è strettamente collegata a quella generale, occorre un approccio interdisciplinare per assicurare miglior assistenza e gestione della malattia. Ad esempio, è noto ormai da decenni che il diabete di tipo 1 e 2 sono entrambi fattori di rischio per la malattia parodontale.

Secondo il Centers for Disease Control and Prevention, il diabete sta diventando sempre più comune negli Stati Uniti. Dal 1980 al 2014, il numero di americani diagnosticati è quadruplicato. Si stima che circa 29,1 milioni di persone (9,3 per cento della popolazione) ne soffrano: 8,1 milioni i casi non diagnosticati. Nel 2010 era la settima causa di morte. La frequenza è più elevata nelle minoranze a confronto dei bianchi non ispanici (ossia è presente per il 13,2 per cento nei neri non ispanici, il 12,8 per cento negli ispanici e 7,6 per cento nei bianchi non ispanici).

“Forty-year trends in tooth loss among American adults with and without diabetes mellitus: An age-period-cohort analysis” si intitola l’indagine pubblicata a dicembre dal Preventing Chronic Disease, giornale elettronico peer-reviewed edito dal National Center for Chronic Disease Prevention and Health Promotion, sulla base di dati concessi dal National Health and Nutrition Examination Survey.

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