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Celebrato agli AdB il “matrimonio” tra Saratoga e W&H all’insegna del principio che l’unione fa la forza

gio. 30 maggio 2013

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“Saratoga e W&H uniscono le forze per dare al mercato dentale italiano una soluzione a 360° per lo studio odontoiatrico e la sterilizzazione”.

All’insegna di questo ambizioso obiettivo Il 23 maggio, in occasione del 56° AdB, si è svolta una conferenza stampa presso la saletta di Presidenza della Promunidi all’ingresso Ovest della Fiera. Protagonisti due alti rappresentanti: Patrizio Bortolus, di Saratoga, Azienda che vanta quarant’anni di attività nell’ambito dell’arredo di studi odontoiatrici ed Angelo Bonzi, anch’egli General Manager, della W&H. Dopo aver Bonzi precisato che collaborazione non significa fusione, che entrambe le aziende mantengono la propria individualità e che “nessuno compra nessuno”, Bortolus ha accennato al “perché” della sinergia con la W&H, azienda distributrice con buona forza vendita sul territorio nazionale con cui c’era già stato un contatto preliminare all’estero, grazie non solo alle sue apprezzabili qualità distributive ma anche all’attenzione della W&H verso le risorse umane, anch’esso apprezzabile per l’Azienda di Pordenone, che nel 2013, per la cronaca, celebra i suoi “primi” quarant’anni. Alle spalle dell’accordo c’è anche la notevole capacità “esportativa” della Saratogaa (quasi il 90%) e la sua rinnovata attenzione verso il mercato italiano. “Noi siamo bravi a produrre - ha sottolineato Bortolus - ma anche la distribuzione deve fare il suo mestiere”. Bonzi, dal canto suo, rifacendosi al vecchio detto secondo cui “l’unione fa la forza” ha fatto notare che la produzione di Saratoga è coerente coi prodotti che già la W&H distribuisce. Altra conseguenza dell’accordo “proporremo una consulenza sull’arredamento professionale ottimizzandolo con quello sterilizzante ed un concetto coerente di organizzazione del lavoro nello studio, che, secondo una ricerca, si può ottimizzare fino al 30%”. Altro obiettivo: cercare insieme di far capire all’odontoiatra che investendo in qualità non spreca risorse, visto che ha che fare con un cliente sempre più informato. “Il dentista ha tutto l’interesse a difendersi dalla contaminazione - è stato sottolineato - È una sensibilità da creare, ci vogliono anni”. Concetti che stanno alla base di formazione del personale della distribuzione. A sottolineare il concetto di qualità è intervenuto anche Bruno, padre di Patrizio: “Le statistiche dicono che nei prossimi 3 o quattro anni, dal 20 al 30% degli studi (ossia circa 12 mila dentisti) è destinato a chiudere se non farà investimenti”.

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