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ANTLOmeeting 2018, tante cose nuove in attesa di giudizio

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AntloMeeting 2018
Dental Tribune Italy

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lun. 1 ottobre 2018

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Il 28-29 settembre scorso a Roma, in una prestigiosa sede inedita (Il Salone delle Fontane a Roma Eur), il Presidente Mauro Marin ha inaugurato il primo congresso della sua presidenza e del nuovo direttivo, preceduto dalle tradizionali tavole tecniche del venerdì mattina molto affollate e in overbooking, a dimostrazione, insieme con l’eccellente programma scientifico diviso in sezioni parallele, che il socio ANTLO dà in primis grande rilievo alla formazione culturale.

Protagonista assoluto dell’inaugurazione è il nuovo logo Confcommercio associato a quello Antlo. Cosa implichi l’ingresso di Antlo in Confcommercio lo ha spiegato la Dott.ssa Anna Rita Fioroni, Neo Presidente di Confcommercio Professioni, attività anche di rappresentanza per il riconoscimento delle figure professionali, compreso il profilo, tema molto sentito dagli odontotecnici. Tra gli altri obiettivi per i professionisti aiutare le categorie a rimanere nel mercato creando una reputazione sul consumatore finale, che deve conoscere cosa significa scegliere la qualità. Come? Attraverso un’implementazione delle competenze e delle formazione, tenendo conto anche della concorrenza e del quadro internazionale.

Essere parte di Confcommercio, che con i suoi 700.000 soci e la più grande associazione europea ha alcuni vantaggi tra cui: fare sintesi tra interessi allargati, essere rappresentati con le istituzioni per grandi problematiche, quali per esempio la battaglia per non aumentare l’IVA, avere sul territorio uno sportello provinciale dove il lavoratore autonomo associato può rivolgersi per accedere a servizi e convenzioni (tra cui l’accesso al credito e ai fondi europei).

Marin ringrazia il Past President Massimo Maculan il Tesoriere ed Enrico Galli, passando la parola a Fabio Clementi, Presidente Antlo Lazio, padrone di casa e a Franco Ferretti segretario culturale.

Tante aspettative anche per la seconda novità del convegno: il 1° Memorial Dino Malfi, protagonista per molti anni del congresso Antlo e suo referente per le normative, prematuramente mancato lo scorso anno, che aveva come elemento qualificante una attesissima Tavola Rotonda, proprio incentrata sul tema dei dispositivi medici, che già Malfi aveva iniziato a trattare anche con la Dott.ssa Marcella Marletta, del Ministero della Salute, tradizionalmente presente al congresso Antlo.

La vera novità è che proprio al congresso Antlo la Tavola rotonda prevedeva la partecipazione di tutto il comparto dentale: per la prima volta dopo decenni presenti tutte le parti e rappresentanze dell’odontoiatria: il Presidente Cao, (Raffaele Iandolo), Andi, (Carlo Ghirlanda, assente per impegni pregressi ha inviato il segretario nazionale Andi Sabrina Santaniello), Aio (Vicepresidente nazionale Eleonora Cardamone), Unidi (Presidente nazionale Gianna Pamich) e, altra new entry Aiop (Presidente eletto Costanza Micarelli), Marcella Marletta, Direttore generale del dipartimento Dispositivi medici e servizi farmaceutici, presso il Ministero della Salute.

Tavola rotonda tutta al femminile tranne per i Presidenti Cao e Antlo, per la prima volta in un “faccia a faccia” pubblico, spinosa, concreta, attenta e moderata espressione del nuovo gruppo di lavoro al Ministero, che comprende tutte le componenti citate, fortemente voluta da Marcella Marletta.

Ha preceduto l’introduzione di Roberto Rosso, Keystone, a cui è stato delegato l’arduo compito di formulare i numeri del dentale e dell’odontotecnica nello scenario presente e futuro. «Tutta la filiera esiste perché c’è l’esigenza di cura del cittadino», esordisce Rosso e questa dichiarazione non è retorica perché sarà lo sfondo di tutto il dibattito. Con le slide Rosso ha illustrato qual è il livello di accesso alle cure, incrementato di certo rispetto alla grande crisi, nel numero delle cure ma non nell’importo della singola prestazione, non solo per ragioni di spesa ma anche perché la prevenzione sta dando risultati e le patologie sono meno invasive. Così i “figli” oggi vanno dal dentista più per l’igiene orale e per l’odontoiatria estetica che per grandi trattamenti ricostruttivi.

Oggi 2 milioni di pazienti in più rispetto a 10 anni fa, ma la spesa non è aumentata: il ticket medio pazienti è sceso notevolmente. Gli studi sono aumentati di 6-7 mila unità, costruendo un sistema più competitivo e causando una diminuzione dei ricavi per dentisti e laboratori. Tra dieci anni questo trend seguirà la stessa evoluzione e ci sarà un cambiamento anche della composizione sociale, che includerà i figli di stranieri e quindi una popolazione più povera. 25.000 dentisti hanno più di 60 anni, cioè più del 40% del totale: questo implicherà una drastica riduzione degli studi dentistici e una maggiore concentrazione, già oggi in atto: circa il 30% dei degli studi curano il 60 percento dei pazienti, con favoriti gli studi che investono.

Questo cosa comporta per il laboratorio?

Oggi sono scesi di circa 5.000 unità: sono ora 8.000. Anche qui stesso fenomeno: concentrazioni, invecchiamento dei titolari di studio e scarsa apertura imprenditoriale da parte dei giovani. Il 59% dei laboratori ha meno di tre clienti dentisti. Pur essendo migliorata la situazione, la maggioranza dei laboratori lamenta ancora una situazione recessiva; solo uno su quattro ha fatto investimenti in tecnologia; solo il 27% di tutti i laboratori hanno uno scanner; solo il 70% fa un workflow digitale. Pertanto il laboratorio deve essere evoluto per competere con sistemi industriali e tecnologie altrettanto evolute.

I componenti della Tavola rotonda, moderati da Troiani, rispondevano alla domanda su come va il gruppo di lavoro relativo ai dispositivi medici.

Cardamone (Aio): mette in evidenza che la salute del paziente è quanto deve stare a cuore a un clinico. Punti cruciali sono la distinzione tra prodotto cosmetico e dispositivo medico (cita il problema della vendita “cosmetica” degli allineatori) e le sostanze nocive che potrebbero essere parte di dispositivi costruiti in parte con prodotti di importazioni non controllate. Di qui la necessità di formazione per acquisire competenze nella scelta dei materiali.

Micarelli (Aiop), che rappresenta un’accademia scientifica, mette al centro del suo intervento 3 punti: collaborazione, informazione e formazione, e chiede al Ministero la possibilità di fare una tavola rotonda anche con i consumatori (la tavola rotonda che ci sarà nel prossimo congresso Aiop di novembre avrà infatti anche la rappresentanza dei consumatori).

Pamich (Unidi): si sofferma sulla complessità del regolamento, che ha implicazioni pesanti per il comparto industriale e distributivo, ponendo il problema realistico delle tempistiche di adeguamento, in considerazione degli stock presenti presso i distributori e i laboratori.

Santaniello (Andi): ribadendo che la salute è al centro dell’attività professionale e un comune denominatore per tutto il comparto, dichiara che il Medical Device è il trade-union tra paziente e dentista per quanto concerne la sicurezza e il rispetto delle regole. Il regolamento potrebbe offrire in caso di controversia delle opportunità specie in tema di abusivismo.

Iandolo (Cao), coordinatore del gruppo di lavoro: evidenzia il rapporto speciale che si è creato tra i neo presidenti Cao e Antlo Marin, sin dall’inizio del loro mandato. «Intanto abbiamo riconvertito mettendo il paziente al centro di tutta la categoria!», esclama con entusiasmo. Richiama poi odontoiatri ed odontotecnici alla vigilanza e alla collaborazione trasparente sul tema dei dispositivi. Tutto quanto arriva dall’estero va controllato e deve avere le certificazioni. La Federazione e la Cao non giustificano i colleghi che sbagliano e questo devono farlo anche gli odontotecnici: non proteggere chi sbaglia.

Marin (Antlo): sinteticamente accoglie i pareri delle altre componenti, sottolineando che i bisogni sono diversi e gli obiettivi comuni.

Marletta (Ministero della Salute): parla della conoscenza ventennale con Antlo. Ricorda, consegnando poi la targa ai figli del defunto Malfi commossa dal video preparato da Antlo, che aveva collaborato con Malfi in quei vent’anni, persona di tale competenza e studi, che pur ritenendosi un Direttore molto preparato sulle legislazioni, trovava in lui un interlocutore difficile, che incoraggiava sempre ad ulteriori approfondimenti.

Oggi il Ministero è attento alla tutela del paziente. Il regolamento sui dispositivi medici porta nuove regole e necessità di formazione. Il vero problema dell’odontoiatria oggi è il rifacimento delle cure, che ci deve far riflettere. Nel 2020 entrerà in vigore il regolamento e pertanto dobbiamo essere pronti ad affrontarlo. Alcuni i punti sembrano gli stessi per tutti, ma in realtà non sono gli stessi per quanto concerne la responsabilità. Alcuni prodotti impropriamente dichiarati cosmetici finiscono magari nei low cost e sono necessari dei piani di sorveglianza post marketing.

Inoltre ci sarà il problema europeo: ogni stato ha leggi diverse. Ad esempio l’odontoiatra in Italia non vende manufatti mentre in Germania vende prodotti al paziente.

Benvenuto questo tavolo che consente la giusta interpretazione delle regole e delle applicazioni. I problemi sottoposti da Pamich, in rappresentanza dell’industria, sono un problema europeo grave, che renderà difficile le tempistiche e le scadenze e bisognerà trovare soluzioni il meno onerose possibili.

A conclusione del Memorial, un video emozionale sulla vita di Dino Malfi seguito da una commossa standing ovation.

Il congresso internazionale Antlo dà l’appuntamento al 2020, scegliendo da ora, in tema di cambiamenti, un’edizione biennale.

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