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Ricercatori britannici identificano batteri in grado di distruggere il cancro della testa e del collo

La scoperta segna una svolta nella comprensione del rapporto tra Fusobacterium e tumori della testa e del collo.

mer. 11 settembre 2024

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LONDRA, Inghilterra: Il trattamento del cancro della testa e del collo è notoriamente complesso e negli ultimi 20 anni sono stati fatti pochi progressi nella cura. Il mese scorso, tuttavia, un gruppo di ricercatori con sede principalmente nel Regno Unito ha fatto la sorprendente scoperta che il Fusobacterium, un genere di batteri che la ricerca ha associato saldamente alla presenza e allo sviluppo di una varietà di tumori, potrebbe anche svolgere un ruolo cruciale nella lotta contro il cancro della testa e del collo. La scoperta è molto promettente nel prevedere i tassi di sopravvivenza dei pazienti affetti da tumore della testa e del collo e per stabilire ulteriormente i processi attraverso i quali i batteri combattono le cellule cancerogene.

Nella comunità dei ricercatori, il Fusobacterium è generalmente considerato cancerogeno. Ad esempio, una recente ricerca ha rilevato la presenza e l’abbondanza di Fusobacterium in campioni di cancro della bocca e della testa e del collo rispetto a campioni non cancerosi, e gli autori hanno affermato che ciò potrebbe suggerire che il Fusobacterium possa contribuire allo sviluppo del cancro della bocca e della testa e del collo. Analogamente, un altro studio recente ha riscontrato l’abbondanza di Fusobacterium nel cancro orale della lingua.

In contrasto con questa forte correlazione patologica, il mese scorso un team di ricercatori con sede principalmente al Guy’s and St Thomas’ NHS Foundation Trust e al King’s College di Londra ha pubblicato un documento che punta nella direzione opposta, mostrando una capacità positiva finora sconosciuta del batterio.

I risultati dimostrano, in primo luogo, che i pazienti affetti da tumore della testa e del collo che ospitano livelli più elevati del batterio hanno una prognosi migliore rispetto a quelli con livelli più bassi e, in secondo luogo, che il Fusobacterium ha la capacità di distruggere le cellule tumorali. Parlando con Dental Tribune International, la dottoressa Anjali Chander, ricercatrice clinica senior presso il Guy’s Hospital, e il dottor Miguel Reis Ferreira, scienziato clinico presso il King’s College di Londra, due degli autori dello studio, hanno commentato le dinamiche di questo processo.

«Stiamo attualmente esplorando i meccanismi alla base di questa osservazione, ma dagli esperimenti preliminari abbiamo stabilito che l’azione del Fusobacterium sulle cellule tumorali della testa e del collo avviene probabilmente attraverso una molecola che produce e rilascia. Inoltre, tutti noi abbiamo molti di questi batteri in bocca e solo una piccola parte degli esseri umani svilupperà il cancro alla bocca».

Con scoperte di questo tipo, spesso si alimenta rapidamente la speranza che sia stato finalmente trovato un trattamento definitivo per il cancro. Pur sottolineando la promessa significativa della loro ricerca, i dottori Chandler e Ferreira hanno anche avvertito che c’è ancora molto da imparare.

«Questa ricerca contribuirà ad approfondire le conoscenze sulle modalità di interazione tra batteri e tumori e rappresenta il primo passo per ottimizzare i risultati del trattamento del cancro della testa e del collo per i pazienti. Tuttavia, dobbiamo ancora capire meglio il suo ruolo, come usarlo al meglio e se possiamo sfruttare queste proprietà nel trattamento del cancro».

Lo studio, intitolato “Fusobacterium is toxic for head and neck squamous cell carcinoma and its presence may determine a better prognosis”, è stato pubblicato nel numero di agosto 2024 di Cancer Communications.

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