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Quando il silenzio pesa: come rendere più sicuri gli ambienti odontoiatrici

Una recente revisione ha fornito preziose evidenze sulla prevalenza e sulle cause alla base delle condotte sessuali inappropriate in odontoiatria (Immagine: Mary Long/Adobe Stock).

Sebbene la consapevolezza riguardo alle condotte sessuali inappropriate in ambito sanitario sia aumentata negli ultimi anni, la questione rimane in gran parte poco esplorata nell’odontoiatria. Il dottor Aaron Drovandi, docente senior di ricerca nell’ambito dell’educazione medica presso l’Università di Manchester, in Inghilterra, ha recentemente co-firmato una revisione approfondita sull’argomento. In questa intervista con Dental Tribune International, egli discute i principali risultati dello studio, i fattori culturali e strutturali coinvolti e le misure necessarie per creare ambienti di lavoro odontoiatrici più sicuri e trasparenti.

Il ricercatore nel campo delle scienze della salute dottor Aaron Drovandi ritiene che normalizzare le conversazioni sulle condotte sessuali inappropriate, chiarire i canali di segnalazione e proteggere chi denuncia siano passi fondamentali per creare ambienti di lavoro odontoiatrici più sicuri (Immagine: Dr Aaron Drovandi).

Dottor Drovandi, cosa l’ha motivata a concentrarsi sulle condotte sessuali inappropriate specificamente nell’odontoiatria, piuttosto che nelle professioni sanitarie in generale?
Il nostro team di ricerca si occupa dello sviluppo della forza lavoro nel settore sanitario, considerando il benessere dei professionisti della salute come un fattore essenziale per garantire l’assistenza alle comunità. Il General Dental Council del Regno Unito ha riconosciuto che, rispetto al campo medico, si sa ancora poco sulla prevalenza e sui fattori che contribuiscono alle condotte sessuali inappropriate in odontoiatria, e ha messo a disposizione risorse per sostenere la nostra indagine.

Uno dei risultati più sorprendenti è l’ampia variazione nella prevalenza segnalata delle condotte sessuali inappropriate (dal 5% all’86%) tra i diversi professionisti del team odontoiatrico. Quali fattori ritiene possano spiegare questa variazione?
Abbiamo ipotizzato che vi contribuiscano diversi fattori. In primo luogo, gli studi hanno preso in esame professionisti differenti, come studenti di odontoiatria, igienisti dentali e dentisti. Abbiamo riscontrato che, in alcuni studi, gli igienisti dentali riportavano il tasso più elevato di esperienze di condotte sessuali inappropriate, mentre i dentisti riferivano percentuali relativamente basse. In secondo luogo, la ricerca ha un carattere internazionale, includendo dati provenienti da oltre dieci Paesi: le differenze nella regolamentazione delle professioni sanitarie e negli standard sociali di comportamento accettabile contribuiscono a spiegare questa variabilità. Infine, le norme sociali legate alla segnalazione possono variare sensibilmente da Paese a Paese e tra diversi contesti lavorativi: alcuni ambienti possono favorire la denuncia, mentre altri possono essere caratterizzati da stigma o barriere che la scoraggiano.

Avete sottolineato che gli igienisti dentali hanno riportato tassi di condotte inappropriate più elevati rispetto ai dentisti o agli studenti di odontoiatria. A cosa può essere dovuta questa differenza?
Riteniamo che ciò possa dipendere sia dalla composizione di genere della forza lavoro odontoiatrica sia dagli squilibri di potere presenti nei luoghi di lavoro. Storicamente, gli igienisti dentali sono in prevalenza donne, e le donne hanno maggiori probabilità di subire comportamenti sessuali inappropriati da parte di colleghi uomini. Inoltre, gli igienisti sono spesso percepiti come occupanti una posizione subordinata rispetto a dentisti e chirurghi orali, e questo squilibrio di potere può contribuire a favorire tali condotte. Sebbene anche gli studenti si trovino in una posizione gerarchicamente inferiore, essi possono essere in parte tutelati dal contesto della scuola di odontoiatria, che funge da canale aggiuntivo per la segnalazione e ha la responsabilità di garantire la qualità delle sedi di tirocinio.

La revisione evidenzia che la maggior parte dei responsabili di condotte inappropriate erano uomini. In che misura ritiene che ciò rifletta i ruoli e le gerarchie di genere tradizionali all’interno della formazione e della pratica odontoiatrica, e in che modo l’evoluzione delle dinamiche di genere potrebbe influenzare la situazione in futuro?
Riteniamo che questo dato rifletta in parte i ruoli di genere tradizionali e le dinamiche di potere. Sebbene l’equilibrio di genere tra le diverse figure professionali dell’odontoiatria stia cambiando, alcuni studi descrivono ancora la chirurgia dentale come un “club per soli uomini”, in cui comportamenti inappropriati continuano a persistere. Tuttavia, riteniamo anche che vi possa essere una sottodenuncia da parte delle vittime di sesso maschile, dovuta a percezioni sociali e pressioni che generano sensi di colpa o vergogna.

Molti episodi di condotte sessuali inappropriate si verificano in contesti informali, come eventi sociali o incontri in cui è presente l’alcol. In che modo le organizzazioni odontoiatriche possono promuovere ambienti sociali più sicuri, pur mantenendo opportunità di interazione collegiale e di mentorship?
Le occasioni per socializzare e costruire relazioni professionali sono importanti sul luogo di lavoro. Tuttavia, questi eventi devono essere organizzati con attenzione, per evitare contesti in cui possano verificarsi comportamenti sessuali indesiderati. Sebbene la definizione di linee guida dettagliate non rientrasse nell’ambito di questo studio, eventi sociali e di team building strutturati - piuttosto che incontri o feste non organizzate - possono risultare più efficaci nel garantire la sicurezza di tutti.

Avete menzionato che i canali di segnalazione sono spesso opachi o non ispirano fiducia alle vittime. Quali fattori minano maggiormente la fiducia in questi sistemi e come potrebbero essere riprogettati per garantire sicurezza, riservatezza e responsabilità per tutte le parti coinvolte?
Oltre alla scarsa consapevolezza dei canali di segnalazione disponibili nei luoghi di lavoro, le persone possono sentirsi a disagio nel denunciare un paziente o un collega, temendo ripercussioni sulle future relazioni professionali. La mancanza di fiducia deriva anche dal timore di ritorsioni o di perdita del lavoro, nonché dalla convinzione che la segnalazione non porterà a un riscontro o a risultati concreti. Le organizzazioni dovrebbero garantire che i processi di segnalazione siano chiaramente definiti e comunicati, includendo meccanismi che prevedano aggiornamenti regolari e feedback sugli esiti a coloro che presentano le segnalazioni.

Considerata la scarsità di interventi già sperimentati, quali passi immediati possono compiere le scuole di odontoiatria, gli studi professionali o gli enti regolatori per affrontare in modo più proattivo le condotte sessuali inappropriate, e quali fattori chiave o ostacoli vede nell’attuazione di tali misure?
Le organizzazioni che impiegano personale odontoiatrico o formano studenti devono superare lo stigma che circonda le discussioni sulle condotte sessuali inappropriate. Tali conversazioni devono essere normalizzate, e deve esserci una chiara comprensione di quali comportamenti siano appropriati o inappropriati sul luogo di lavoro. Questo va rafforzato attraverso descrizioni esplicite dei canali di segnalazione e con la garanzia che chi effettua una denuncia non subisca alcun svantaggio e sia tenuto costantemente informato sui progressi e sugli esiti del proprio reclamo.

 

 

 

Nota editoriale:

The review article, titled “A review of sexual misconduct in dentistry”, was published on 26 September2025 in the British Dental Journal.

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