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Integrazione impianto/servizi… uno dei segreti dell’evoluzione aziendale

mer. 8 gennaio 2025

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Tra le innovazioni che hanno guidato e guideranno il futuro di Biomec – Oxy Implant, un particolare accenno va fatto al reparto ODS. Di questo tema ne parliamo con l’ing. Giacomo Moretti che ha creato il team multidisciplinare del dipartimento.

Ing. Giacomo Moretti.

Ing. Moretti, quando nasce ODS?
ODS, Oxy Digital Solutions, il reparto digitale di Oxy Implant nasce formalmente alla fine del 2021, ma sono molto affezionato all’idea che il primissimo germoglio di ODS possa coincidere con una telefonata di auguri la Vigilia di Natale dell’anno prima avuta con l’allora Direttore Commerciale dell’Azienda, il Sig. Claudio Bettega, uomo lungimirante ma mancato prematuramente, che aveva visto nell’integrazione impianto/servizi, tra cui quello del digitale, l’unico futuro possibile per un brand implantare.

Da chi è costituito ODS? Quali competenze sono necessarie in un reparto digitale?
Il gruppo ha necessariamente competenze multidisciplinari, con esperienze specifiche e verticali. Ingegneri biomedici, odontotecnici e meccanici si affiancano a una particolare sensibilità commerciale orientata alla fornitura custom-made e non pianificabile.

Come integrare un reparto “custom made” all’interno di un’azienda di produzione in serie di impianti dentali?
L’integrazione è proprio il segreto dei risultati di ODS poiché accanto alle tipiche competenze che gravitano attorno a uno studio dentistico, quali quelle odontotecniche, l’Azienda produttrice può integrare e combinare l’apporto di un intero reparto di micromeccanica, vero valore aggiunto ed elemento distintivo nella gestione della produzione del fresato, di kit per chirurgia guidata e dei materiali quali Titanio e Cromo Cobalto.

Qual è l’obiettivo di un reparto digitale all’interno di una casa implantare?
Un reparto digital deve essere intrepretato come un customer service che possa supportare l’implantologo per un completo utilizzo di tutte le tecnologie oggi a disposizione: dallo scanner intraorale, ai software di simulazione e pianificazione dei piani di trattamento, alla stampa 3D, al fresato.

Quali nuovi sfide per ODS?
La sfida principale è il trasferimento del modello organizzativo e produttivo applicato con successo sul territorio nazionale, a tutti i ns distributori esteri, che potrebbero quindi contare sul servizio legato all’impianto, svincolandosi da concetti quali la percezione del brand e la sola logiche di prezzo. La creazione di un team di assistenza di primo livello, presso il distributore e in supporto all’end user, costituirà il preludio per la strutturazione delle varie subsidiary di ODS.

Ma come è nata la PCube che effettivamente vi qualifica e vi rende riconosciuti sul mercato come punto di riferimento nella chirurgia protesicamente guidata?
Le primissime idee erano già in Azienda prima di ODS. La possibilità di svilupparle grazie alle tecnologie e alle competenze previste dal business plan utilizzato per la costruzione di ODS ha permesso di creare un unicum che combina più tecniche e più materiali. Spesso le dime PCube vengono definite come “gioielli”, probabilmente grazie al particolare design e alla caratteristica colorazione dei componenti in Titanio anodizzato.

Come l’esperienza pluriennale nel digitale la sta aiutando nel ruolo di Direttore Generale?
I piani di trattamento non possono ormai prescindere dall’utilizzo della tecnologia e anche la fornitura dell’impianto, ed in particolare dei suoi componenti protesici, sta subendo un’evoluzione condizionata dalle nuove possibilità che queste tecnologie consentono. Una visione globale del processo terapeutico, dalla diagnosi, alla pianificazione, passando dall’impianto per ottenere una protesi “ragionata” permette, tra l’altro, di essere sempre più “orientati al paziente”, mission aziendale sin dalla costituzione di Biomec ben 35 anni fa.

 

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