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I probiotici “prodotti per la vita” e valido supporto per la prevenzione

G.M. Nardi, G. Doniselli

G.M. Nardi, G. Doniselli

gio. 2 marzo 2017

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Ogni giorno, l’uomo ingerisce una grande quantità di microorganismi vivi, prevalentemente batteri. Naturalmente presenti nel cibo e nell’acqua, possono essere addizionati durante i processi di produzione, in particolare nel latte, nel formaggio, nello yogurt e nei latticini in generale.

Batteri quali i probiotici possono essere addizionati a svariati prodotti alimentari per i loro effetti benefici sulla salute dell’uomo. Definiti microorganismi vivi, principalmente batteri, i probiotici apportano benefici alla salute dell’ospite se regolarmente assunti nelle giuste quantità anche attraverso una dieta equilibrata (definizione approvata dalla FAO e dall’OMS - 2001).

Il termine deriva dal greco, il cui significato è “per la vita”: le principali specie probiotiche sono Lactobacilli, Streptococchi e Bifidobatteri. I lattobacilli giocano un ruolo attivo nel controllo della placca batterica e nel mantenimento della salute orale, stimolando un ottimale risposta immunitaria. Contribuendo al mantenimento di un buon equilibrio e bilanciamento nella microflora, sviluppano l’interazione con altre specie batteriche.

Negli ultimi anni c’è stato un rapido progresso sulle conoscenze dei probiotici portando al loro utilizzo in condizioni di salute e anche di malattia. Diversi studi ne hanno dimostrato l’efficacia nella prevenzione e nella riduzione delle sintomatologie virali o degli squilibri intestinali dovuti agli effetti degli antibiotici, nella riduzione delle antibiotico resistenze e della concentrazione di enzimi responsabili nell’insorgenza del cancro, nell’alleviare le sintomatologie croniche intestinali (aumentano la produzione di fattori antimicrobici e contrastano gli effetti dei microorganismi in competizione).

Inoltre, nella prevenzione delle allergie, controllando le dermatiti atopiche infantili e delle patologie del tratto respiratorio (raffreddori ed influenze comuni) e di altre infettive (stimolazione della risposta immunitaria non specifica e modulazione della risposta immunitaria umorale e cellulare).

La terapia probiotica è stata considerata, come applicazione utile nel miglioramento della salute orale. Il meccanismo d’azione dei probiotici nel cavo orale è lo stesso che si realizza nelle altre parti del corpo. Il mantenimento della salute orale è direttamente proporzionale al controllo della placca batterica: carie dentali, malattia parodontale e alitosi sono patologie prese in considerazione.

Condizione essenziale per i microorganismi per rappresentare un probiotico di interesse per la salute orale, è la capacità di aderire e colonizzare varie superfici della cavità orale. La carie dentale è una malattia multifattoriale di origine batterica caratterizzata dalla demineralizzazione dello smalto dentale provocata dagli acidi prodotti.

Di qui lo squilibrio nell’ecosistema e la proliferazione del biofilm batterico composto principalmente da streptococchi mutans. Per avere benefici effetti nella riduzione e prevenzione della carie il probiotico deve avere la capacità di una buona adesività e integrazione nel biofilm. Aderendo a quello batterico dentale, deve anche essere in grado di competere con l’antagonista cariogeno e prevenirne la proliferazione. Si sono valutati effetti benefici sul controllo dell’alitosi e delle candidosi orali.

Infine nel metabolismo degli zuccheri il probiotico aiuta a ridurre la produzione di acidi promuovono la remineralizzazione dello smalto. Si è dimostrato infatti come l'utilizzo dei fermenti lattici ad azione probiotica Lactoflorene Bimbi Plus (Montefarmaco) dopo 90 giorni di assunzione, hanno riequilibrato l'ecosistema batterico, provato con l'utilizzo dei test salivari (CRT Bacteria Ivoclar Vivadent).

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