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Pubblicati dal Ministero i risultati dei test d’ingresso svoltosi lo scorso 8 aprile, passati in rassegna 63.002 questionari (anziché i 64.187, tanti erano gli iscritti al test di Medicina).
Nonostante il calo numerico, il test risulta competitivo, in quanto solo 1 su 6 riuscirà ad accedere ai 10.551 posti disponibili tra Medicina e Odontoiatria. I ragazzi con almeno 20 punti (livello minimo per accedere alla graduatoria) possono ancora sperare, per gli altri l’accesso a Medicina rimane una chimera.
Da quanto emerge dall’analisi di Skuola.net con Alpha Test è da segnalare il decadimento della performance rispetto al 2013, perché aumentano gli studenti insufficienti (che non raggiungono il punteggio minimo di 20 punti, circa 2 su 5). I ragazzi con punteggio inferiore ai 20 punti sono passati da 20.783 (su 69.000 questionari corretti) a 26.136 (su 63.000). Commentano le associazioni degli studenti «I punteggi sono i più bassi mai visti, il punteggio dell’ultimo candidato rientrato in graduatoria è di quasi 10 punti sotto a quello dell’anno scorso.
Questi dati sono lo specchio della totale inconsistenza del test come mezzo di valutazione delle capacità e delle conoscenze di uno studente per accedere all’università». Tra le note positive, tra i primi 10 ammessi brillano Torino e Milano Bicocca (ognuno con 5 studenti), Pisa e Napoli Federico II (4), Brescia, Genova e Palermo (3), Foggia, Messina, Perugia e Roma Tor Vergata (2). Seguono, con uno studente ciascuno, Verona, Vercelli, Catania, L’Aquila, Udine, Insubria. I primi classificati, sottolinea il Miur, sono comunque distribuiti tra 23 Atenei. Il primo ha raggiunto un punteggio di 80.5 su un massimo di 90, invece di 80.9 del migliore del 2013.
Ma parlando in termini più generali, i migliori 1.000 candidati hanno ottenuto un punteggio medio di 54.30 contro il 62.58 dello scorso anno. Di qui il “decadimento della performance” di cui sopra, soprattutto per quanto riguarda le risposte di cultura generale, la nota dolente dei test.
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