Hong Kong / Lipsia, Germania. Secondo una ricerca australiana, l’anestesia a base di protossido di azoto può aumentare la possibilità di attacchi di cuore dopo un intervento.
Osservando i rischi a lungo termine di eventi cardiovascolari, un team della Royal Melbourne Hospital ha rilevato che la somministrazione di protossido di azoto, comunemente conosciuto come gas esilarante, è stata associata a infarto del miocardio.
I risultati potrebbero allarmare i dentisti che ancora usano anestetici all’ossido di azoto per la chirurgia dentale, comprese le procedure semplici, come l’estrazione di un dente. Secondo lo studio, un numero tre volte maggiore di pazienti che avevano ricevuto anestetici all’ossido di azoto è deceduto dopo 30 giorni rispetto ai pazienti con sedazione diversa. La prova includeva più di 2000 soggetti sottoposti a chirurgia non-cardiaca in diversi ospedali in Australia e in Cina tra il 2003 e il 2004.
Tuttavia, uno studio susseguente dopo tre anni ha rivelato che il protossido di azoto non ha aumentato né il rischio di morte né di ictus tra i pazienti che avevano ricevuto questo tipo di anestesia. Segnali significativi e premonitori di morte sono stati l’età avanzata, il sesso maschile, la chirurgia addominale e utilizzo di Propofol. Inoltre, l’unico coefficiente significativo di ictus è stato l’età avanzata.
Si ritiene che il protossido di azoto aumenti la concentrazione di omocisteina nel sangue, provochi stress ossidativo e destabilizzi potenzialmente le placche coronariche che rischiano di andare a bloccare i vasi sanguigni.
Precedenti studi provano che l’esposizione a lungo termine ad ossido di azoto da parte di medici e dentisti si associ a intorpidimento, difficoltà di concentrazione, parestesia e disturbi dell’equilibrio. Tipi di sedazione alternativa per la chirurgia dentale comprendono la lidocaina, bupivacaina o articaina.
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