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Commissione Europea: secondo Action Plan contro la resistenza antimicrobica

Kateryna Kon/Shutterstock
AIFA

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mer. 5 luglio 2017

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La Commissione Europea ha adottato il nuovo Action Plan per affrontare il problema della resistenza antimicrobica (AMR), una crescente minaccia responsabile ogni anno, nella sola Unione Europea, di 25.000 morti e di costi per i sistemi sanitari quantificati in una perdita economica di 1,5 miliardi di euro.

Ispirato all’approccio “One-Health”, che riconosce l’interrelazione tra salute umana, animale e ambientale, il nuovo Piano d’azione fa seguito a quello pubblicato nel 2011 e si articola in 75 azioni, raggruppate in tre pilastri principali: rendere l’UE una regione di best-practice; promuovere la ricerca, lo sviluppo e l’innovazione; contribuire alla definizione di un piano globale.

Il perseguimento degli obiettivi riconducibili al primo richiede di affinare la raccolta dei dati, rafforzando il coordinamento e la sorveglianza con misure di controllo più efficaci, e di sostenere gli Stati membri nell’elaborazione, attuazione e monitoraggio di piani d’azione nazionali, coerentemente agli impegni assunti in occasione dell’Assemblea mondiale della sanità del 2015.

Le azioni comprese nel secondo pilastro, invece, sono finalizzate a promuovere la ricerca – colmando ad esempio le lacune afferenti l’impatto dei fattori ambientali – e incentivare ulteriormente l’innovazione, per apportare un contributo scientifico di rilievo nell’elaborazione delle strategie sanitarie e dei provvedimenti normativi a sostegno del contrasto alla resistenza antimicrobica. La Commissione, nello specifico, intende promuovere partenariati con gli Stati membri e l’industria. Particolare attenzione sarà conferita all’elenco prioritario degli agenti patogeni stilato dall’OMS, alla tubercolosi, all’HIV/AIDS, alla malaria e alle malattie infettive dimenticate.

Il terzo pilastro, infine, è espressione della dimensione internazionale cui deve essere orientato il contrasto all’antimicrobico-resistenza. Le azioni in esso raggruppate manifestano dunque l’intenzione dell’UE di intensificare la cooperazione con i paesi in via di sviluppo maggiormente esposti e potenziare la collaborazione con le organizzazioni multilaterali, per garantire un contributo decisivo nella definizione di un programma globale.

Congiuntamente all’Action Plan, la Commissione ha rilasciato anche le Linee guida europee per promuovere l’uso prudente degli antimicrobici per la salute umana, rivolte principalmente a medici, infermieri, farmacisti e personale sanitario. Le misure raccomandate nel testo, elaborato sulla base di una relazione tecnica elaborata dal Centro Europeo per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie (ECDC), comprendono anche indicazioni per lo sviluppo e l’attuazione delle strategie nazionali.
 

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