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Calo intorno al 50% per i prodotti dentali nei primi cinque mesi del 2020

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Roberto Rosso (© Roberto Rosso).
Roberto Rosso, Key-Stone

Roberto Rosso, Key-Stone

ven. 10 luglio 2020

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Come si poteva immaginare, aprile è stato un mese negativo anche per il settore dentale, a causa della chiusura quasi totale di studi e laboratori. Tuttavia, già a maggio, la maggior parte di queste strutture ha riaperto le porte e le vendite dei prodotti dentali sono ricominciate.

Nonostante il disastroso effetto lockdown sul business, in questo periodo, fortunatamente, il sistema di distribuzione ha potuto contare su un forte aumento delle vendite di dispositivi di protezione individuale, prodotti usa e getta, igiene e disinfezione. Tuttavia, è importante notare che molti studi dentistici hanno iniziato a riaprire lentamente a metà maggio, quindi pochi studi hanno iniziato a fare scorta nel mese di aprile.

Nel grafico è possibile osservare i risultati puntuali del peso in valore di ciascun mese rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Un monitoraggio fondamentale da realizzare mese per mese per analizzare le fasi di recupero del settore. Sicuramente l’aumento delle quantità di DPI e dei loro prezzi, in alcuni casi decuplicati, hanno impattato sul business.

Il mercato totale dei materiali di consumo clinici e di laboratorio, inclusa l’implantologia, alla fine di aprile ha rappresentato il 22% dello stesso periodo nel 2019, segnando un calo del 78% rispetto all’anno precedente. Tutto questo grazie al comparto di igiene e monouso, poiché tutto il resto del consumo ha registrato una performance del 9% rispetto al 2019.

Nel mese di maggio, nella fase di recupero sono ripartite parzialmente le vendite e il calo rispetto al 2019 si è assestato intorno al 32%, anche in questo caso solo grazie ai DPI (oltre il doppio dell’anno precedente). Tutto il resto del consumo ha rappresentato il 46% nello stesso mese rispetto l’anno scorso.

Se il totale cumulato dei primi cinque mesi dell’anno rispetto allo stesso periodo del 2019 per il consumo totale è circa il 50%, la percentuale sale al 60% grazie proprio ai dispositivi di protezione individuale e di igiene. Mentre il comparto dell’implantologia ha rappresentato meno della metà del periodo corrispondente 2019.

La nuova analisi a breve termine di Key-Stone, denominata “Recovery Analysis Italy”, calcola il peso delle vendite effettuate ogni mese rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Al momento lavora su un campione di distributori il cui valore di vendita dei prodotti di consumo nel 2019 è stato di oltre 500 milioni.

Il sistema si basa anche sull’idea che monitorando il peso del mese ogni 30 giorni e confrontandolo con la sua controparte dell’anno precedente, è possibile realizzare un modello predittivo. Questo modello, grazie a una serie storica del periodo di crisi, consentirà non solo di analizzare ciò che accade ogni mese, ma anche di realizzare previsioni per l’anno 2021 applicando un’analisi di regressione.

Per maggiori informazioni scrivere a pressoffice@key-stone.it

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