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I farmaci per le popolazioni fragili

ven. 26 luglio 2019

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In seno al rapporto AIFA, emerge per il 2018 l’attenzione per l’uso e l’appropriatezza dei farmaci in relazione alle popolazioni considerate “fragili”. Dati fondamentali alla luce del fatto che nel corso del 2018 oltre 4,8 milioni di bambini e adolescenti assistibili hanno ricevuto almeno una prescrizione farmaceutica, ossia il 49,1% della popolazione pediatrica generale.

La prevalenza della prescrizione registra un picco nel primo anno di vita del bambino, che vede oltre il 77% dei casi, per poi diminuire progressivamente negli anni successivi fino a quasi dimezzarsi nella fascia di età 12-17 anni, con poco meno del 40%; nel complesso la prevalenza è maggiore nei maschi rispetto alle femmine (49,9% vs 48,3%). Analogo andamento per età riguarda i consumi, con un valore di confezioni pro capite che passa da 3,4 nel primo anno di vita a 1,7 nella fascia 12-17 anni, con una differenza per genere più marcata nel primo anno di età: 3,7 confezioni per i maschi versus 3,0 confezioni per le femmine. Gli antimicrobici per uso sistemico sono quelli a maggior consumo (46,4% de l totale), seguiti dai farmaci dell’apparato respiratorio (24,3% ) e dagli ormoni, esclusi quelli sessuali (8,4%), dai farmaci del tratto gastrointestinale e metabolismo (7,5%) e da quelli del sistema nervoso centrale (7,1%).

I dati si fanno ancora più significativi spostando l’attenzione sugli anziani: il 98% degli anziani, nel corso del 2018, ha ricevuto almeno una prescrizione farmacologica, senza differenze significative di prevalenza d’uso tra i due generi; sono state dispensate, ogni giorno, per ogni utilizzatore oltre 3 dosi con una spesa di 656 euro pro capite. Sono state erogate in media 6,7 diverse sostanze per utilizzatore, con un valore medio più basso pari a 5,4 registrato nella fascia di età 65-69 anni e un valore medio più elevato di 7,7 sostanze per utilizzatore registrato nei soggetti con età pari o superiore agli 85 anni. In particolare in entrambi i generi si è assistito a un progressivo incremento del numero di principi attivi diversi assunti all’aumentare delle decadi di età.

Le categorie terapeutiche maggiormente prescritte nella popolazione geriatrica sono risultate quella dei farmaci per l’apparato cardiovascolare, de i medicinali antimicrobici pe r uso sistemico e dei medicinali per l’apparato gastrointestinale e metabolismo. Dall’analisi della prescrizione dei farmaci nelle donne in gravidanza, utilizzando i dati provenienti dalle Regioni Emilia Romagna, Lazio e Puglia, è emerso che l’80,4% della popolazione selezionata ha ricevuto almeno una prescrizione farmaceutica durante la gravidanza. Inoltre, il 36,5% e il 50,7% delle donne con un parto nel periodo considerato ha ricevuto almeno una prescrizione farmaceutica rispettivamente nel trimestre precedente la gravidanza e nel trimestre successivo al parto.

I farmaci relativi alla categoria terapeutica del sangue e organi emopoietici sono quelli maggiormente prescritti in gravidanza (55,9%), seguiti dagli antimicrobici per uso sistemico (41,5%), dai farmaci del sistema genito-urinario e ormoni sessuali (25,5%), dai preparati ormonali sistemici, esclusi gli ormoni sessuali (14,9%), dai farmaci del l’apparato gastrointestinale e metabolismo (13,5%) e da quelli del sistema respiratorio (10,5%).

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