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Alla vigilia dell’apertura di Expodental Meeting (19 maggio), molte sono le novità che caratterizzano questa edizione. Innanzitutto la denominazione: l’aggiunta della parola Meeting, precisano all’UNIDI, Ente organizzatore della massima fiera del dentale italiano, non è una semplice questione terminologica ma sta ad indicare un rinnovamento sostanziale oltreché nominale, un nuovo modo più avanzato nel concepire l’evento “a puntualizzare – dicono all’UNIDI – il carattere scientifico ed internazionale”.
Anche la scelta di Rimini, a metà strada (o quasi) tra Nord e Sud, ma anche sede di un aeroporto, quindi facile da raggiungere, rappresenta una novità rispetto ad un’altra location tradizionale (Milano). Una innovazione che merita una sottolineatura più che giustificata coincide con lo spostamento dell’evento stesso nei padiglioni Sud, raggiungibili assai più facilmente oggi. Chi ha pratica delle antiche edizioni svoltesi alla Fiera di Rimini, non ha dimenticato le code talvolta estenuanti in andata e ritorno per raggiungere i padiglioni, mentre oggi, grazie ad un accordo Ente Fiera/Ferrovie dello Stato, perfino la sofisticata Freccia Rossa si sottomette alle esigenze di migliaia di visitatori (previsti ventimila), comportandosi come un qualsiasi “locale” e fermandosi pertanto a pochi metri dalla entrata della Fiera.
Con queste premesse si comprende la soddisfazione e l’ottimismo del presidente di Rimini Fiera , Lorenzo Cagnoni, compiaciuto del fatto che «il nostro quartiere sia la nuova dimora delle industrie dentarie nazionali, eccellenti e innovative» dichiarandosi a disposizione dell’Ente organizzatore UNIDI «sicuri che insieme sapremo programmare un grande futuro per Expodental Meeting». Il partenariato promette bene. Nel 2014, Rimini Fiera SpA ha totalizzato 7.531 espositori (7.284 nel 2013), 1.848.785 visitatori (erano stati 1.725.187 nell’anno precedente) e 880.460 metri quadrati venduti (contro i 720.268 del 2013). La visibilità mediatica di Rimini Fiera SpA su radio, tv, quotidiani, periodici, social e ottenuta grazie alla sola attività di media relation, ha sfiorato nel 2014 gli 806 milioni di contatti lordi (640 milioni nel 2013). L’UNIDI dal canto suo associa oltre 100 aziende italiane produttrici di attrezzature e materiali per dentisti e odontotecnici, mentre l’industria dentale italiana conta circa 3.300 addetti e realizza un fatturato annuo di più di 720 milioni di euro, con un export che arriva ad oltre il 60%. Questo settore conferma anno dopo anno la sua posizione di primo piano sui mercati internazionali, grazie all’ottima fama di cui gode il Made in Italy quanto ad affidabilità, innovazione tecnologica e design.
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