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Verona: dall’innovazione automobilistica a quella dentale al IV User meeting Sirona

Franco Capelli e Sonia Zanconato durante l'apertura del IV Sirona Users Meeting.

gio. 20 novembre 2014

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«Benvenuti a casa vostra». Così esordiscono Sonia Zanconato, responsabile della Dental Academy Sirona, e Franco Capelli, direttore marketing Sirona, che hanno aperto il IV Sirona User meeting svoltosi al Palazzo della Guardia a Verona il 13-14 novembre scorsi. «Oggi la sonda Rosetta ha raggiunto la sulla cometa – osserva Capelli – quale miglior auspicio per l’innovazione?».

Mentre l’anno scorso il tema del meeting prevedeva il coinvolgimento del paziente nel piano di trattamento, quest’anno alla festa Sirona si è fatto il punto della situazione all’insegna della metafora automobilistica. Da qui l’allestimento nel prestigioso foyer del Palazzo della Guardia (che in serata avrebbe ospitato una festa in tema anni Trenta) con due fascinose auto d’epoca che segnarono tappe importanti ma mai un vero arrivo. «Non esiste quel che c’era ieri e quel che c’è oggi – spiega Capelli – ma solo grandi passi tecnologici. Oggi sì dà forma ed estetica a nuovi motori».

Lo stesso si può dire che accade per il settore dentale nel passaggio al digitale. Nel presentare l’evento si è detto che «si sarebbe avvicendata sul palco una “staffetta” di professionisti che, con ruoli diversi, avrebbero passato il testimone per dar continuità a due modalità d’interpretazione della pratica quotidiana. Insieme, avrebbero cercato di raggiungere il traguardo rappresentato dal mantenimento di più elevati standard qualitativi e dalla semplificazione delle procedure, a vantaggio della predicibilità dei risultati finali per quanto riguarda l’estetica, la funzione e soddisfazione del paziente».

Per passare alla tecnologia bisogna integrare i processi con lo studio. Per questo si è chiesto ai relatori di essere molto didascalici, spiegando come il risultato è stato ottenuto piuttosto che semplicemente farlo vedere. Roberto Canton, direttore Sirona Italia, interviene e parlando del team dice: «indispensabile elemento – dice – come in quelli automobilistici» e ricorda anche che «Sirona parte sempre dall’ascolto delle aspettative dell’utente finale per poi trasferire i feedback allo studio e progettazione dei prodotti».
Fin dal primo pomeriggio di giovedì 13, l’aula si è presentata piena di partecipanti, attenti al programma curato da Mauro Fazioni, responsabile scientifico. Oltre alla sala dedicata agli odontoiatri, due le sessioni parallele in tema digital rivolte agli igienisti dentali e odontotecnici (le cui recensioni saranno a breve pubblicate sulla rivista CAD/CAM). In crescita da tutt’Italia anche i partecipanti all’evento, nonostante maltempo e scioperi in atto, a dimostrazione che anche gli utenti Sirona sono in crescita e che sta aumentando l’interesse per “un passaggio digitale” nella propria professione.
Citiamo a questo proposito l’introduzione di Tiziano Testori, nella veste di presidente della sessione del giovedì, il quale dal 1993 utilizza la TAC 3D. «Molti si vendono bene e fanno marketing con la tecnologia – ha detto –. Ma essa serve a chi è un grande clinico e ha “sostanza”. La tecnologia infatti non può essere solo fumo, richiede preparazione. Ma se la si ha – sottolinea –, con la tecnologia hai una marcia in più».

Interessante la tesi di Testori che vede nelle tecnologie l’opportunità di integrare vecchie e nuove generazioni di dentisti. I più anziani possono fornire esperienza clinica, i giovani contribuiscono invece con una maggior formazione e predisposizione alle tecnologie digitali. Quelli che le abbracciano, possono raggiungere ottimi risultati clinici molto più velocemente delle generazioni precedenti: il giovane diventa più bravo prima.

«La crisi c’è – conclude Testori – ma anche perché manca la curiosità e non si sa abbracciare un mondo che sta cambiando». Successivamente nella sua relazione Testori sottolinea come le tecnologie digitali consentano di risparmiare tempo e sedute con il paziente. Starà poi al dentista, se risparmia, abbassare le tariffe, lavorando su una fascia di popolazione più ampia o utilizzare il gap applicando a pazienti bisognosi di cure, ma di basso reddito, un maggior sconto a pari qualità.

(Altri servizi nelle testate Dental Tribune).

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