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Il “Wedding Bleaching” con tecnologia brevettata NOVON: la sposa

G.M. Nardi, C. Pergolizzi

G.M. Nardi, C. Pergolizzi

mer. 1 marzo 2017

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Il “Wedding Bleaching” nasce da un fenomeno sociale che si può definire come “effetto Middleton”. Dopo le nozze tra Kate e William d’Inghilterra, infatti, oltre la metà delle promesse spose inglesi ha detto sì al ritocco, sottoponendosi a interventi di odontoiatria estetica (51%) e facendo ricorso a filler, botox, mastoplastica e liposuzione. Anche in Italia il makeover prematrimoniale sembra che contagi la sposa e tutto l’ambiente familiare e non, incluse le damigelle. È un fenomeno in costante crescita che esprime un forte desiderio di apparire impeccabili il giorno del matrimonio, star bene con se stessi e vivere appieno un momento così importante.

Quando si tratta di pianificare un matrimonio, le spose si dedicano a migliorare il loro aspetto fisico. Purtroppo, l’idea che il sorriso possa non essere all’altezza delle loro aspettative spesso non sfiora le future spose fino a quando non è troppo tardi per correggere eventuali problemi presenti.
«Se pensate che il vostro sorriso possa rovinare fotografie o condizionare il vostro modo di essere, allora il matrimonio è il giusto motivo per avere un makeover del sorriso» spiega N. Estate Lerch, DDS, il fondatore del Centro di estetica dentale a New Haven, past presidente dell’Accademia di Odontoiatria del New England e membro accreditato dell’American Academy of Cosmetic Dentistry (AACD).
Una nota clinica odontoiatrica londinese ha persino realizzato una “Wedding Timeline” online, per i pazienti che in vista del loro matrimonio voglio conoscere i tempi minimi necessari in relazione al trattamento che desiderano effettuare.
Per lo sbiancamento dentale il fattore tempo è fondamentale. Anche nel caso in cui il paziente che sta per convolare a nozze non abbia stabilito per tempo gli appuntamenti con odontoiatra e igienista dentale, è importante riuscire a soddisfare almeno in parte il suo desiderio di avere un sorriso più brillante.

Presentazione caso clinico
Si rivolge allo studio una paziente con una richiesta insolita: prendere un appuntamento per una giovane futura sposa, che riceve dalla stessa in regalo la possibilità di illuminare il sorriso in previsione del suo matrimonio. Prendiamo appuntamento e si presenta alla nostra attenzione una paziente di anni 27, non fumatrice, in apparente stato di salute ottimale (Figg. 1, 2). Dall’anamnesi si evince il quadro clinico esente da malattie sistemiche e con uno stile di vita nella norma.

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Caso 1: la sposa
Materiali e metodi
Eseguiamo un esame clinico approfondito per valutare lo stato di salute orale della paziente e la presenza di eventuali ricostruzioni estetiche. Ci siamo, inoltre, avvalsi dell’utilizzo della fotocamera Acteon Sopro-Care che permette tramite filtri appositi di evidenziare in modo rapido e accurato le zone di demineralizzazione e le aree infiammate e di mostrale alla paziente in real time, rendendola attivamente partecipe e consapevole della situazione clinica.
Evidenziamo con il rivelatore Plaque Test (Ivoclar Vivadent) la topografia della presenza di biofilm batterico, per permettere alla paziente di visualizzare le zone a rischio dovute all’inefficace controllo dello stesso (Figg. 3, 4).
Per motivare la paziente a una cura più attenta e costante della propria igiene domiciliare, abbiamo condiviso con la paziente il protocollo “Tailor made”2. Abbiamo valutato il biotipo gengivale, l’anatomia degli spazi interprossimali, l’allineamento dentale, l’occlusione, la manualità e la tipologia caratteriale della paziente per scegliere la tecnologia e gli strumenti più opportuni per la disorganizzazione del biofilm dalle superfici vestibolari, orali e masticatorie e per il controllo di igiene delle superfici interprossimali. Abbiamo coinvolto la paziente nella scelta dei protocolli terapeutici e degli strumenti in modo da renderla protagonista del piano di trattamento. La paziente ha apprezzato lo spazzolino manuale GUM Thecnique PRO (Figg. 5, 6), con setole che per il loro particolare design garantiscono un efficace controllo di placca delle superfici interdentali, senza danneggiare il delicato biotipo tissutale delle gengive. Per la disorganizzazione della placca nelle zone interdentali, è stato indicato l’utilizzo dello scovolino GUM Soft-Picks Advanced (Fig. 7), in gomma flessibile e fluoro. Per il controllo chimico della placca viene consigliato l’uso del dentifricio GUM Original White e il collutorio GUM Original White, una soluzione brevettata StainClear che forma rivestimento protettivo, il quale previene l’adesione dei pigmenti e la provitamina B5, la vitamina E e l’allantoina per l’azione antiossidante e vitalizzante.

Rilevazione del colore
Si passa all’analisi del colore con documentazione fotografica digitale del sorriso e comparazione visuale mediante Scala Colori VITA (Fig. 8) e valutazione oggettiva con utilizzo dello spettrofotometro (MHT Spectro Shade) (Figg. 9a-9d). Le fotografie sono state scattate con l’ausilio di un apribocca Optragate (Ivoclar Vivadent), che mediante un materiale morbido e flessibile consente nel massimo confort per il paziente il distanziamento uniforme delle labbra e delle guance, nonché l’ottenimento di un campo operatorio maggiormente accessibile e visibile.

Decontaminazione
Dopo aver rilevato e registrato gli indici clinici, proseguiamo con un deplaquing e debridement delle superfici dentarie, mediante l’apparecchiatura COMBI touch (Mectron) che riunisce in un unico apparecchio un ablatore multifunzionale piezoelettrico e un pulitore a getto, destinato al trattamento di profilassi dentale completo, sopra e sottogengivale. La tecnica scelta per il dispositivo dedicato all’air polish prevedeva l’utilizzo della polvere di bicarbonato per il deplaquing delle superfici occlusali, con terminale a 90°, e polvere di glicina per il trattamento delle zone vestibolari e orali, con terminale inclinato a 120° nelle zone posteriori e a 90° nelle frontali. Si passa poi al debridment parodontale in modalità soft e punta standard (Mectron) S1 (Figg. 10, 11).

Remineralizzazione
È stato applicato uno strato sottile e omogeneo di vernice al fluoro Fluor Protector S (Ivoclar Vivadent) per la remineralizzazione delle superfici dentarie (Figg. 12, 13). Questa vernice tollera la presenza di umidità e aderisce spontaneamente alle superfici umide del dente. Dopo il corretto assorbimento, è stato consigliato al paziente di evitare cibi duri, alcol, spazzolamento e uso di presidi interdentali per le 4 ore successive all’applicazione.
Al termine, l’odontoiatra prende l’impronta perché l’igienista possa preparare la mascherina individuale porta gel che verrà consegnata in un successivo appuntamento (Fig. 14).

Protocollo operativo di sbiancamento domiciliare
Abbiamo proposto alla paziente il trattamento sbiancante White Dental Beauty (Optident) con tecnologia brevettata NOVON®, che contiene il 6% di perossido di idrogeno. La nostra scelta è stata motivata nel rispetto della normativa vigente sull’utilizzo di prodotti sbiancanti cosmetici domiciliari, ma soprattutto per le caratteristiche intrinseche del prodotto in questione. Altro aspetto non meno importante che ha influito sulla scelta di questa metodica sbiancante, dal momento che nel caso specifico il trattamento era un regalo di nozze, è stata la presentazione “glamour” della confezione (Figg. 15, 16).
NOVON® vanta, inoltre, una caratteristica intrinseca esclusiva: il pH di 6,5, acidico e stabile.
Il prodotto sbiancante ha un valore del pH di 6,5, acidico e stabile, tuttavia, quando viene diluito in acqua, il valore del pH aumenta a 8,5, pertanto viene a trovarsi in un ambiente alcalino, che è ideale per la degradazione del perossido di idrogeno e il rilascio di ioni di perossidrile. La maggiore quantità di ioni di perossidrile disponibili produce un’azione sbiancante più efficace. Ciò produce lo stesso sbiancamento di un gel tradizionale, ma con un tempo di applicazione minore. Per di più, entro lo stesso periodo di tempo, si ottiene un livello di sbiancamento simile con un livello di inclusione NOVON® inferiore.
Il prodotto è stato applicato coinvolgendo la paziente al corretto utilizzo in studio e, dopo aver percepito l’esatta apposizione dei materiali e condiviso con lei eventuali dubbi sulle procedure, è stato fornito il kit per il successivo uso domiciliare.
È stato eseguito il protocollo powered by Style Italiano. È stato consigliato di eseguire le applicazioni del prodotto 60 minuti al giorno per due settimane. Alla fine del trattamento domiciliare la paziente è tornata a controllo per valutare il risultato e rilevare il colore ottenuto con Scala Colori VITA (Fig. 17) e spettrofotometro (Spectro Shade, Fig. 18). La paziente riferisce di non aver avuto alcun problema di ipersensibilità e di aver migliorato la sua attenzione all’igiene domiciliare.
Riceviamo alla fine un’altra richiesta insolita: all’igienista dentale viene chiesto consiglio per un kit di igiene orale da viaggio da poter usare come bomboniera per i propri invitati, insieme al suggerimento di una frase gentile dedicata al sorriso da inserire nel kit. Viene consigliato GUM Travel Kit.
La paziente contenta e soddisfatta del risultato ottenuto e contenta per la scelta originale del kit da viaggio ha richiesto un appuntamento per il futuro sposo.

Conclusioni
Spesso la pratica clinica di sbiancamento viene sottovalutata dai professionisti. Al contrario, deve essere valorizzata e approfondita sollecitando a un ampliamento delle conoscenze di tutte le tecnologie idonee che permettano un giusto tailor made dei protocolli operativi per le differenti esigenze dei pazienti, di tipo cosmetico oppure estetico. Lo sbiancante White Dental Beauty, con la sua tecnologia brevettata NOVON®, si è dimostrato efficace e di facile gestione.
La nostra pratica clinica ha inoltre dimostrato che i pazienti trattati con tecniche di sbiancamento diventano più attenti a corretti stili di vita di igiene orale.

Bibliografia
1. Mann D, Casey N. Smile Makeovers Before the Wedding. Consumer Guide to Dentistry. yourdentistryguide.com.
2. Nardi GM, Sabatini S, Guerra F, Tatullo M, Ottolenghi L. Tailored brushing method (TBM): an innovative simple protocol to improve the oral care. J Biomed 2016; 1:26-31.

L'articolo è stato pubblicato su Cosmetic Dentistry Italian Edition, febbraio 2017.

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