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Biorivolumetria extra orale post riabilitazione odontoiatrica

Dott.ssa Gabriella Grassi
Gabriella Grassi

Gabriella Grassi

mer. 20 dicembre 2017

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Perché il medico odontoiatra “deve” utilizzare l’odontoiatria e la medicina estetica per ottenere/mantenere la salute orale dei propri pazienti? Riferimento legislativo: art.2, primo comma, Legge 409/85: “Formano oggetto della professione di odontoiatra le attività inerenti alla diagnosi ed alla terapia delle malattie ed anomalie congenite ed acquisite dei denti, della bocca, delle mascelle e dei relativi tessuti…”.

Definizione salute orale FDI 21 Febbraio 2017: “La salute orale è multiforme e include la capacità di parlare, sorridere, odorare, assaggiare, toccare, masticare, ingoiare e trasmettere una serie di emozioni attraverso le espressioni facciali, con naturalezza e senza dolore, sofferenza né patologie del complesso cranio-facciale”.

La salute orale:

_ È una componente fondamentale della salute e del benessere fisico e mentale;

_ Si inserisce in un contesto influenzato dai valori e dalla mentalità di individui e di comunità;

_ Riflette le caratteristiche fisiologiche, sociali e psicologiche essenziali per la qualità della vita;

_ È influenzata dalle esperienze, percezioni e aspettative mutevoli di un individuo e dalla sua capacità di adattarsi alle circostanze.

La definizione di salute orale dell’FDI esplicita il vero perché il medico odontoiatra moderno non può curare solo il dente ed il parodonto ma deve invece avere una visione olistica del paziente.

Nel rispetto assoluto delle proprie aree di competenza il medico odontoiatra deve ampliare i propri orizzonti e, partendo dall’intra-orale, arrivare all’extra-orale servendosi della medicina estetica, della psicologia, della neurolinguistica, con un approccio multi-disciplinare per consentire al paziente di raggiungere e mantenere il benessere fisico e mentale nell’ottica di migliorarne la qualità della vita. Per definizione il medico odontoiatra è il medico del sorriso!

Poter consentire ad ogni paziente di raggiungere e mantenere il benessere attraverso il sorriso rappresenta la vera spinta razionale ed emotiva del nostro quotidiano.

Generalmente lo stereotipo che si ha del dentista corrisponde a quell’immagine piuttosto piatta e omologata per cui il medico odontoiatra dovrebbe essere un operatore distaccato che assicura un’efficace guarigione della salute dentale spendendo la sua professionalità unicamente nel “fare”. Questo è un modo incompiuto di intendere la professione medica perché chi ci affida la responsabilità del raggiungimento e del mantenimento del proprio benessere merita che tale fiducia venga ripagata con l’impegno, la passione e l’entusiasmo per il proprio lavoro volti al raggiungimento di un unico obiettivo: salute, benessere psico-fisico e bellezza per consentirgli di sorridere… anzi di sorridersi, sorridersi e piacersi.

L’aspetto delle cose varia secondo le emozioni e così noi vediamo magia e bellezza in loro, ma, in realtà magia e bellezza sono in noi” (Kalil Gibran).

Curare i pazienti quindi significa intraprendere un percorso terapeutico che implica la risoluzione di una patologia ma tralascia il risvolto psicologico della patologia stessa. Prendersi cura dei pazienti significa invece capire le implicazioni che una specifica patologia comporta, non soltanto in termini di conseguenze dirette, di sintomi e disagi fisici, ma anche come una persona percepisce se stessa dal punto di vista psicologico.

Le sinergie tra odontoiatria e medicina estetica ci consentono di prenderci cura del paziente aumentando reciprocamente il livello di soddisfazione e la qualità delle prestazioni erogate (Figg. 1-6).

Nella pratica clinica quotidiana modifichiamo l’approccio al paziente già in prima visita. Il primo incontro con il paziente non sarà più una mera raccolta di dati anamnestici tramutandosi in un’occasione per ascoltare le necessità e le aspettative di chi ci chiede salute, benessere e bellezza partendo dalla bocca. Tale aspetto diventa fondamentale per la pianificazione di un piano di trattamento integrato sorriso-viso con approccio multidisciplinare.

Le terapie odontoiatriche intra-orali, in particolare in ambito protesico ed ortodontico-ortopedico, intervengono significativamente sull’estetica del viso e del sorriso agendo direttamente sul rapporto tra i 3 terzi del volto e sull’OVJ e OVB.

Il ripristino di una dimensione verticale ormai perduta e la correzione dei rapporti trasversali ed antero-posteriori scheletrici e/o dentali rappresentano indiscutibilmente interventi di medicina estetica pur esplicitandosi intra-oralmente.

Il medico odontoiatra esercita la medicina estetica per definizione, riarmonizzando viso e sorriso.

Alla luce delle evidenze cliniche e dei risultati che il medico odontoiatra ha la potenzialità di poter ottenere lavorando sia intra che extra-oralmente, sembra quasi riduttivo parlare di medicina estetica in odontoiatria. Sarebbe forse più corretto fare riferimento alla salute e al benessere che il paziente riesce a raggiungere con il nostro aiuto partendo dalla “cura di denti, della bocca, delle mascelle e relativi tessuti”. Il miglioramento estetico sembra assumere quasi un ruolo di secondo piano, se pur indispensabile, se paragonato al benessere psico-fisico e al miglioramento della qualità della vita che deriva dalla combinazione delle varie possibilità terapeutiche.

L'articolo è stato pubblicato su Cosmetic Dentistry Italy n. 4 dicembre 2017.

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